Favole di Esopo/Della Volpe, e del Cane

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Della Volpe, e del Cane

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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Della Volpe, e del Cane
Di uno, che provò i suoi Amici Della Volpe, e la Lepre
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Della Volpe, e del Cane. 315.


E
ssendo seguita la Volpe dal Cane, e vedendo non poter fuggire, parlò al Cane, e disse: O Cane, perchè mi seguiti? la mia carne non è buona da mangiare, segui quel Lepre, che corre là, cui carne è miglior che la mia. Il Cane vedendo il Lepre lo seguì, e perchè correva velocemente, non lo puotè giungere. Indi a poco da poi, il Lepre trovò la Volpe, e dissele male, perchè l’aveva lodato appresso il Cane, ed egli aveva udito ogni cosa; disse la Volpe, che diresti tu se io ti avessi vituperato, che per aver detto bene di te, tu ti lamenti.

Sentenza della favola.

La favola significa, che alcuna volta si loda qualch’uno non per onorarlo, ma per farlo rovinare in qualche male, trovando poi questi falsi lodatori sempre qualche scusa al loro inganno.