Favole di Esopo/Della Volpe, e dell'Aquila

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Della Volpe, e dell'Aquila

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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Della Volpe, e dell'Aquila
Del Cavallo, e del Corvo Del Villano, e della Cicogna
[p. 187 modifica]

Della Volpe, e dell’Aquila. 150.


E
ssendo i figlioletti della Volpe usciti dalla Tana, furono presi dall’Aquila, chiamando l’ajuto della Madre, quella corse, e dimandò di grazia all’Aquila, che lasciasse andare i suoi figliuoli, ma quella gli portava al nido, dove erano i suoi cari Aquilini. La Volpe prese del fuoco per abbruciare l’Albero dove l’Aquila avea il suo nido. Il che vedendo l’Aquila, le rendè i suoi figliuoli.

Sentenza della favola.

Moralità. Per l’Aquila, intendo i ricchi potenti, che sempre fanno ingiuria a’ poveri, pur qualche volta i poveri cercando di vendicarsi, hanno ciò, che dai ricchi loro era stato tolto.