Favole di Esopo/Di un Pulce

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Di un Pulce

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Esopo - Favole di Esopo (Antichità)
Traduzione dal greco di Giulio Landi (1545)
Di un Pulce
Di un'Ucellatore, ed una Pernice Di un Marito, ed una Moglie
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Di un Pulce. 231.


I
l Pulce aveva morsicato uno, come è suo costume, fu preso, e dimandato chi era egli, che faceva dispiacere ad altri; egli rispose esser creato dalla natura, che così vivesse, e che poco male poteva fare; e l’uomo sorridendo disse: È però voglio, che tu muoja, perchè non si deve far dispiacere ad alcuno senza cagione.

Sentenza della favola.

La favola significa, che agli uomini cattivi, o poco, o assai, che peccano, non si vuole avere compassione alcuna.