Libro quarto - Capitolo 110
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17 settembre 2008
75%
letteratura
<dc:title> Filocolo </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Giovanni Boccaccio</dc:creator>
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Filocolo - Libro quarto - Capitolo 110 Giovanni Boccaccio1336
Libro quarto - Capitolo 110
Dimorato Filocolo per alquanto spazio nella bella camera solo con Glorizia, le bellezze di quella con ammirazione riguardando, e vedendo che bene era vero ciò che Dario detto ne gli avea, e più, domandò Glorizia che di Biancifiore fosse. A cui Glorizia quello che n’era, e che ne fu poi che venduta era stata, interamente gli disse, tanto che di pietà a lagrimare il mosse. E poi così le disse: - O Glorizia, cara sorella, di grazia ti priego che tosto vedere la mi facci, però che io ardo del disio, e appena credo tanto vivere ch’io la vegga -. A cui Glorizia disse: - Caro signore, ciò che tu mi di’ io credo, e di lei il simigliante ti posso dire: ella non crede mai te poter vedere. Ma però che la fortuna, infino a qui stata in ogni cosa a voi contraria, non possa per poco avedimento più nuocervi, se ti piace, alquanto m’ascolterai, e s’io dico bene, segui il mio consiglio.