Libro secondo - Capitolo 70
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17 settembre 2008
75%
letteratura
<dc:title> Filocolo </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Giovanni Boccaccio</dc:creator>
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Filocolo - Libro secondo - Capitolo 70 Giovanni Boccaccio1336
Libro secondo - Capitolo 70
Guardossi assai il siniscalco di non dire alcuna cosa del re, però che campare credea, ché non volea rimanere nella disgrazia sua; e di ciò fu ben contento Florio, che la nequizia del suo padre non fosse sì manifestamente saputa. Ma sì tosto come Massamutino tacque, ogni gente cominciò a gridare: - Muoia, muoia! -. E Marte, che udite avea queste cose, con alta voce, non essendo da alcuno veduto se non da Florio, disse: - Sia questa l’ultima ora della sua vita: gittalo in quel fuoco ove egli fatta avea giudicare Biancifiore, acciò che la giustizia per noi non patisca difetto. Di così fatti uomini niuna pietà si vuole avere -. Florio, udita questa voce, ripresolo per la barba, il gittò nel presente fuoco. Quivi con grandissime grida e con grieve doglia finì il siniscalco miseramente la sua vita ardendo.