Fiore/CCXVII

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[Venere.]

     Venusso si montò sus’un ronzino
corsiere, ch’era buon da cacciagione,
e con sua gente n’andò a Citerone:
4sí comanda che sia prest’al mattino
il carro suo, ch’era d’oro fino.
Immantenente fu messo il limone
e presto tutto, sí ben per ragione
8che, quando vuol, puote entrar in cammino.
     Ma non volle caval per limoniere
né per tirare il carro, anzi fé trare
11cinque colombi d’un su’ colombiere;
a corde di fil d’or gli fé legare.
Non bisognava avervi carrettiere,
14ché la dea gli sapea ben guidare.