Flora medico-economica/Classe VI

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Classe VI

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[Classe VIa. Esandria. sei stami liberi, eguali in altezza in fiore ermafrodito.]

LXVII. Berbero. Calice di 6 foglie. Cor. di 6 petali, vicino all’attaccatura dei quali due glandola(?). Stami irritabili. Bacca cilindrica con due semi.

   92. B. volgare. Foglie obovate, coliato-dentate, racemi semplici.
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Esandria monoginia

Berberis vulgaris. It. Berberi o Berbero. Crespino. Trespino. Ver. Spin della corona de Cristo.
Fiori gialli. Maggio, Giugno. Nelle siepi, non raro. Frutice.
Le bacche rosseggianti, fortemente acide si raccomandano come rinfrescanti nelle febbri biliose e nella dissenteria. Si preparano siroppo e succo concentrato. La scorza della radice e dei rami amara, gialla e che tinge, si usava un tempo nell’itterizia, e nella Leucorrea.(?).
LXVIII. Aglio. Cal. o. Cor. in 6 parti eguali, aperte. Casella trigona. Molti fiori raggruppati in ombrella o capo.
93. A. coltivato. Foglie piane. Bulbo della radice composto.
    Ombrella bulbifera, globosa. Stami alterni a tre punte.
    Alium sativum. It. Aglio, o Allio domestico. Ver. Ai.
Fiori bianco-porporescenti. Maggio, Giugno. Originario della Sicilia e del Piemonte. Si coltiva in tutti gli orti. Perenne.
La radice d’ odor detto alliaceo, di sapor acre quasi caustico è diuretica diaforetica, antelmintica, rubefaciente. Il succo si raccomanda esternamente nell’ erpete, internamente la radice o il suo sugo si usava nella quartana(?), dispepsia, idrope, scorbuto, asma pituitosa.
94. A. cipolla. Scapo nudo internamente vuoto, inferiormente panciuto. Foglie cilindriche più corte dello scapo. Ombrella che porta casella, globosa.

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Esandria monoginia

Alium cepa. It. Cipolla bianca. C.rossa. Ver. Ceva bianca. C. rossa.
Fiori bianchicci in Giugno. Si coltiva negli orti. Perenne.
Radice bulbosa, d’ odor alliaceo, volatile, di sapor acre. Si stima come diaforetica, antelmintica, afrodisiaca, diuretica, rubefaciente. Il sugo viene usato esternamente nell’ ottalgia. Cotta è emolliente ed in forma di cataplasma si usa nel flemmone. L’ erba cipollina Ver. sotiva, che coltivasi negli orti è molto amata dai Tedeschi per le paste, è l’ aglio Schenopraso(?).
LXIX. Convallaria. Perigonio campaniforme. Bacca macchiata avanti che maturi, a tre cavità. Un seme per una.
95. C. mughetto. Scapo nudo, semi cilindrici. Foglie ovato-lanciolate. Fiori in racemo, unilaterali, pendenti da una banda.
Convallaria majalis. Ver. Lili.
Fiori bianchi. Maggio, Giugno. Coltivasi tra noi negli orti. Perenne.
I fiori freschi fragranti, di sapor amaro, acre, nauseante si credevano una volta errinni(?), narcotici, antispasmodici, catartici, ora sono trascurati. Le foglie miste alla calce e macerate somministrano un bellissimo color verde.
96. C. Poligonato. Caule a due angoli opposti (amipite(?))Foglie alterne abbraccianti il caule, ovato-lancilate. Peduncoli portanti un fiore.
    Convallaria Polygonatum. It. Sigillo di Salomone. S. di S. Maria.

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Esandria monoginia

    Ver. Lili salvadego. Off. Sigilli Salomonis rad. et bacca(?).
Fiori bianchi Aprile e Maggio. Bacche cerulee. Nei boschi e specialmente alle Mucille nelle siepi.
Le bacche promovono il vomito. La radice somministra una sostanza mucilaginosa, e dicesi che applicata all’ emorroidi a modo d’empiastra mitiga i dolori; ma è un medicamento trascurato.
Oss. La Convallaria moltiflora, che differisce dalla precedente principalmente per aver più fori in ciascuna ascella della foglia sullo stesso peduncolo, si trova negli stessi luoghi che quella, e può servire agli stessi usi.
LXX. Asparago. Perigonio inferiore a 6 divisioni, le tre inferiori riflesse all’ apice. Stimma trigono. Bacca a 3 cavità con 2 semi per una.
97. A. officinale. Caule erbaceo, inerme, cilindrico, eretto, ramosissimo. Fiori spesso dioici per aborto, peduncoli articolati nel mezzo.
Asparagus officinalis. It. Sparagio. Ver. Spareso. Off. Asparagi radix.
Fiori giallognoli. Maggio, Giugno. Lungo l’ isonzo nelle sabbie, e si coltiva negli orti. Perenne.
La radice degli asparagi dolcigna, senza odore, dà un odor fetido all’orina, che si corregge coll’ infondere nel vaso di notte un qualche acido; anzi qualche goccia di essenza di trementina lo converte in odor di viola.

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Esandria monoginia

È una delle cinque radici aperienti. Aumenta la copia dell’ orina, ma non ha forza diuretica molto efficace.
Osserv. Lo sparagio marittimo, Asparagus marittimus è molto comune sulle marine, nei prati salsi, è più amaro dell’ antecedente e si mangia come quello. Si distingue per le foglie più dure di quelle e meno del seguente, essendo una cosa di mezzo tra questo e quello.
98. A. acutifolio. Caule inerme, angoloso, fruticoso, foglie aghiformi, rigidette, pungenti sempre verdi.
Asparagus acutifolius. It. Sparaghella, Sparagio selvatico. Ver. Spareso de machia, Spareso salvadego.
Fiori giallicci. Luglio, Agosto. Comune nelle siepi. Frutice.
Si mangia come gli antecedenti, di cui è più amaro.
LXXI. Giunco. Cal. di 6 foglie eguali. Cor. o. Casella di un sol vuoto, quasi rotonda, puntata. Fiori glumacei.
99. G. acuto. Culmo quasi nudo. Panocchia in cima, coperta da due foglie spuntonate. Foglie gracili spuntonate, o puntite.
Juncus acutus. Giunco pungente. G. marino. Ver. Sgionz, Brula, e gli sterpi di esso Brulare.
Fiori di color fosco in Giugno e Luglio. Nei prati salsi, paludosi ed assai copioso sulle rive della Sdobba.
Somministra dura lettiera al bestiame, e da se magro concime.
Se ne fanno corde ad uso delle reti e per le barche. Sono qui

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Esandria diginia. Esan. Triginia

    molti altri ma di poco conto.
LXXII. Riso. Cal. esteriore. Glume di due valve; interiore di due, ovate striate, aderenti al seme.
100. R. coltivato. Radice fibrosa. Foglia scabra al margine. Panocchia eretta, finalmente pendente.
Oryza sativa. Fiori verdicci da Giugno-Agosto. Si coltiva in campi irrigabili. Annuo.
Il seme è mucilaginoso, farinoso, dolce, nutriente, e viscido, ma non si presta alla panificazione. Del resto sono noti i suoi usi nutrimento.
Osserv. Il Riso mutico, che qui si coltiva è alquanto più precose, e si distingue assai bene per la mancanza delle reste, non è che una varietà dell’ antecedente, e coltivato in buon terreno e brillato a dovere non la cede in bontà all’ altro. La mancanza di cognizione in tal operazione lo fecero screditare i primi anni della sua introduzione, ma ho avuto motivo ultimamente di assicurarmi della verità di queste mie asserzioni colla testimonianza anche di valenti gastronomi.
LXXIII. Colchico. Spata radicale, e quasi sotterranea, cilindrica. Perigonio campanulato diviso in 6 parti a forma di corolla con lungo tubo, che sorte dal bulbo. Casella a 3 lobi, con molti semi.
    101. C. Autunnale. Foglie piane, lanciolate. Petali ovali.

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Esandria Triginia

Colchicum autumnale. It. Zafferano falso. Ver. Civirlo. Off. Colchicum.
Fiori rossi, antere oblunghe, gialle. Ag. 7bre, ed in primavera matura i semi, getta le foglie. Comune nei pascoli e prati umidi. Perenne.
La radice bulbosa, velenosa, fornita d’ un principio acre, d’ odor grave, sapor fortemente acre, nauseoso è narcotica, drastico-catartica, ftiriaca(?), diuretica. Si preparano colle radici l’aceto, il siroppo, e l’ ossimele colchici.
I contadini col sugo espresso dalle radici e fiori si servono per uccidere i pidocchi.
LXXIV. Rumice. Cal. di 6 petali persistenti, che poi coprono il seme unico, triangolare, piramidale.
102. R. acuto. Valvole del calice dentate, granifere, foglie cuoriformi alla base, bislunghe, appuntite.
Rumex acutus. Romice selvatica Ver. Lengua de vaca. Off. Lapathum acutum, Oxylapathum.
Fiori erbacei. Aprile, Maggio. Nei prati umidi, nei fossi senz’ acqua, nei campi, e lungo le strade. Perenne.
La radice austera, nauseosa, di sapor amareggiante, acidulo, astringente, si usa nei mali cutanei. L’ infusione delle foglie si adopra esternamente per gli stessi mali.
Oss. I. Il Rumice bello che si distingue specialmente per le foglie sinuate alla metà, colla forma di un violino, trovasi lungo le strade e

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Esandria Poliginia. Ettandria Monoginia.

fu usato come quello. Oss. II. Anche il Romice acquatico, che triovasi nei luoghi paludosi potrebbesi usare ed anche mangiarsi le foglie cotte. La radice polverizzata serve a pulire i denti, e dà un color rosso. LXXV. Alima. Cal. e Cor. di (?? ) pezzi. Moltio semi in giro. 103. A. Piantaggine. Foglie ovate, acute. Frutti ottusamente triangolari. Alima Plantago. It. Alimo, Erba Alisma, Barba silvana, Piantagine acquatica. Ver. Piantazin d’acqua, Cazze, Cazzoi. Of. Plantago aquatica. Fio. pallido — porporini, o bianchicci. Lug. Ag. Comune nei fossi paludosi. La radice fu decantata per le morsicature dei cani rabbiosi, alla dose di mezza dramma ridotta in polvere e presa ogni mattina a stomaco digiuno. Ma sarebbe desiderabile che questo pericoloso rimedio producesse l’effetto che si pretende.