Gazzetta Musicale di Milano, 1842/Suppl. al N. 1/Stabat Mater di Rossini. Quistione di proprietà

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Suppl. al N. 1 - Stabat Mater di Rossini. Quistione di proprietà
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NOTIZIE MUSICALI VARIE.

STABAT MATER di Rossini.

Quistione di proprietà.


Ecco in breve i fatti principali risguardanti questo importante processo.

Viaggiando Rossini in Ispagna verso il 1833 vi conobbe l’abate don Manuel Eernandez Varelas, arcidiacono di Madrid, e gli dedicò uno Stabat Mater; non tutto però di sua fattura, come dichiarò con sua lettera 29 ottobre 1844, pubblicata ne’ giornali francesi. Per la dedica di questo Stabat egli fu regalato dall’arcidiacono di una tabacchiera del valore di fr. 1500. Morendo l’abate lasciò suoi eredi i poveri di Madrid, ed i suoi esecutori testamentarj, trovato il manoscritto dello Stabat già dedicato al medesimo da Rossini, lo posero, cogli altri oggetti ereditari, all’incanto, ed il prezzo maggiore che ne fu offerto essendo stato di 5000 reali, fu esso deliberato a certo sig. Oller oblatore di detta somma, il quale poi lo cesse all’Aulagnier editore di musica a Parigi, che insieme coll’altro editore di quella città sig. Schlesinger ne intraprese di nascosto l’edizione.

E pare che in tal modo facessero perchè loro fosse noto che fino dal 1832 Rossini aveva verbalmente ceduto la proprietà del suo Stabat ai signori Troupenas e C.° parimente editori di Parigi con diritto di poterlo stampare come più sarebbe loro piaciuto e venderlo all’estero, riservandosi soltanto di compirlo tutto di suo lavoro e ridurlo di suo pieno aggradimento, cosa di poi che per la sua oziosità andava protraendo.

Ma nel volgersi dell’anno ora scorso, venuto a cognizione dei Troupenas e C.° che si stava preparando un’edizione clandestina d’uno Stabat attribuito a Rossini, il sig. E. Masset, rappresentante di quella ditta, si recò a Bologna, dove allora dimorava Rossini, ed il 22 dello scorso settembre convalidò l’antecedente verbale cessione dello Stabat con una cessione legale, in cui fra le altre cose l’autore parlando dell’opera sua dichiara «N’avoir jamais donné à personne jusqu’à ce jour le droit de la publier.» Muniti di questo atto i Troupenas e C.° ottennero e procedettero ad un sequestro presso Schlesinger delle tavole nascostamente incise di quest’opera, delle quali ne rinvennero 63, senza il solito numero dell’edizione, colla sola indicazione di una casa d’Amburgo, e colla prova che 27 tavole erano già state spedite in quella città.

In conseguenza di tale sequestro i Troupenas e C.° chiamarono in giudizio alla Polizia Correzionale Schlesinger ed Aulagnier, accusandoli di contrefaçon et de vol.

I dibattimenti seguiti innanzi al Tribunal Correzionale furono semplici, come portava la natura della lite. È attributo di questo Tribunale lo stabilire sull’esistenza d’un delitto, e non sul diritto d’una proprietà, e qui esso doveva decidere sull’accusa di contraffazione e di furto intentata dai Troupenas e C.° contro Schlesinger ed Aulagnier. Ma per provare o l’una o l’altro bisognava che precedentemente il Tribunal Civile avesse deciso sui titoli di proprietà prodotti dalle parti, e quindi si riportò a questa decisione per statuire poscia sulla validità dell’accusa, o sulla incolpabilità degli accusati.

— Nel foglio di domenica. N.° o della Gazzetta Musicale daremo ai signori associati il bellissimo quartetto dello Stabat Mater di Rossini; Quando corpus morietur a quattro sole voci, due soprani, tenore e basso. L'intero Stabat' verrà dopo pochi giorni pubblicato dalla ditta Ricordi.