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Giosuè (Diodati 1821)/capitolo 10

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capitolo 9 capitolo 11

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Grande battaglia presso Gabaon―Il sole e la luna fermati―Conquiste nel mezzodì.

10
  ORA, quando Adonisedec, re di Gerusalemme, ebbe udito che Giosuè avea presa Ai, e l’avea distrutta al modo dell’interdetto; e che Giosuè avea fatto ad Ai e al suo re, come avea fatto a Gerico ed al suo re; e che gli abitanti di Gabaon, aveano fatto pace con gl’Israeliti, e ch’erano nel mezzo di loro;

Egli e il suo popolo, temettero grandemente; perciocchè Gabaon era città grande, come una delle città reali, ed era più grande che Ai, e tutti i suoi abitanti erano uomini di valore.

3  Perciò Adonisedec, re di Gerusalemme, mandò a dire a Hoham, re di Hebron; ed a Piream, re di Iarmut; ed a Iafia, re di Lachis; e a Debir, re di Eglon:

4  Salite a me, e soccorretemi, e noi percoteremo Gabaon; perciocchè ha fatto pace con Giosuè, e co’ figliuoli d’Israele.

5  E i cinque re degli Amorrei, il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Iarmut, il re di Lachis, il re di Eglon, si adunarono, con tutti i loro eserciti, e si posero a campo contro a Gabaon, e combatterono contro ad essa.

6  E i Gabaoniti mandarono a dire a Giosuè, nel campo, in Ghilgal: Non sieno le tue mani rimesse a porgere aiuto a’ tuoi servitori; sali a noi prestamente, e salvaci, e soccorrici; perciocchè tutti i re degli Amorrei, che abitano nel monte, si sono adunati contro a noi.

7  E Giosuè salì di Ghilgal, insieme con tutta la gente di guerra e tutti gli uomini di valore.

8  E il Signore disse a Giosuè: Non temer di loro; perciocchè io te li ho dati nelle mani; niuno di loro potrà starti a fronte.

9  E Giosuè venne a loro subito improvviso, essendo camminato tutta la notte da Ghilgal.

10  E il Signore li mise in rotta davanti a Israele, il qual li sconfisse con grande sconfitta, presso a Gabaon; e li perseguitò per la via della salita di Bet-horon, e li percosse fino ad Azeca, ed a Maccheda.

11  E mentre essi fuggivano d’innanzi a Israele, ed erano nella scesa di Bet-horon, il Signore gittò sopra loro dal cielo delle pietre grosse, infino ad Azeca; onde essi morirono1. Più furono quelli che furono morti dalle pietre della gragnuola, che quelli che i figliuoli d’Israele uccisero con la spada.

12  Allora Giosuè parlò al Signore nel giorno che il Signore diede gli Amorrei in man de’ figliuoli d’Israele, e disse in presenza d’Israele: Sole, fermati in Gabaon: e tu, luna, nella valle d’Aialon.

13  E il sole si fermò e la luna si arrestò2, finchè il popolo si fu vendicato de’ suoi nemici. Questo non è egli scritto nel Libro del Diritto? Il sole adunque si arrestò [p. 197 modifica]in mezzo del cielo, e non si affrettò a tramontare, per lo spazio d’intorno a un giorno intiero.

14  E giammai, nè avanti nè poi, non è stato giorno simile a quello, avendo il Signore esaudita la voce d’un uomo; perciocchè il Signore combatteva per Israele3.

15  Poi Giosuè, insieme con tutto Israele, ritornò al campo, in Ghilgal.

16  Or, que’ cinque re erano fuggiti, e si erano nascosti nella spelonca, ch’è in Maccheda.

17  Ed essendo stato rapportato a Giosuè: I cinque re si son trovati nascosti nella spelonca ch’è in Maccheda;

18  Egli disse: Rotolate delle grosse pietre alla bocca della spelonca, e ordinate presso di essa degli uomini per guardarli;

19  Ma voi non restate; perseguitate i vostri nemici, e uccidete quelli che restano dietro; non lasciate ch’entrino nelle lor città; perciocchè il Signore Iddio vostro ve li ha dati nelle mani.

20  E, dopo che Giosuè, e i figliuoli d’Israele, ebbero finito di sconfiggerli d’una molto grande sconfitta, finchè furono del tutto distrutti, e che quelli di loro che scamparono si furono salvati, entrando nelle città forti;

21  Tutto il popolo ritornò a Giosuè nel campo, in Maccheda, in pace; niuno mosse pur la lingua contro ad alcuno de’ figliuoli d’Israele.

22  Allora Giosuè disse: Aprite la bocca della spelonca, e traete fuori di essa quei cinque re, e menateli a me.

23  E così fu fatto. E que’ cinque re furono tratti fuori della spelonca, e menati a Giosuè, cioè: il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Iarmut, il re di Lachis, e il re di Eglon.

24  E, dopo che quei re furono tratti fuori, e menati a Giosuè, Giosuè chiamò tutti gli uomini d’Israele, e disse a’ capitani della gente di guerra ch’erano andati con lui: Accostatevi, mettete i piedi sul collo di questi re. Ed essi si accostarono, e misero i piedi sul collo loro.

25  E Giosuè disse loro: Non temete, e non vi spaventate; siate valenti, e fortificatevi; perciocchè così farà il Signore a tutti i vostri nemici contro ai quali voi combattete.

26  Poi Giosuè percosse quei re, e li fece morire, e li appiccò a cinque forche, alle quali stettero appiccati infino alla sera.

27  E in sul tramontar del sole, per comandamento di Giosuè furon messi giù dalle forche4, e gittati nella spelonca, nella quale si erano nascosti; e furon poste delle pietre grandi alla bocca della spelonca, le quali vi son restate infino a questo giorno.

28  Giosuè prese ancora Maccheda in quel dì, e la percosse, mettendola a fil di spada; e distrusse nel modo dell’interdetto il re di essa insieme con gli abitanti, e ogni anima ch’era dentro; egli non ne lasciò alcuno in vita; e fece al re di Maccheda, come avea fatto al re di Gerico.

29  Poi Giosuè, con tutto Israele, passò di Maccheda in Libna, e la combattè;

30  E il Signore la diede anch’essa, insieme col suo re, nelle mani d’Israele; ed egli la mise a fil di spada, con tutte le anime ch’erano dentro; egli non ne lasciò alcuno in vita; e fece al re di essa, come avea fatto al re di Gerico.

31  Poi Giosuè, con tutto Israele, passò di Libna in Lachis, e si accampò davanti, e la combattè;

32  E il Signore diede Lachis nelle mani d’Israele, ed egli la prese al secondo giorno, e la mise a fil di spada, con tutte le anime ch’erano dentro, interamente come avea fatto a Libna.

33  Allora Horam, re di Ghezer, salì per soccorrer Lachis; ma Giosuè percosse lui e il suo popolo, fino a non lasciargli alcuno in vita.

34  Poi Giosuè, con tutto Israele, passò di Lachis in Eglon, e si accampò davanti, e la combattè;

35  E la prese in quell’istesso giorno, e la mise a fil di spada; e distrusse in quel dì al modo dell’interdetto tutte le anime ch’erano dentro, interamente come avea fatto a Lachis.

36  Poi Giosuè, con tutto Israele, salì di Eglon in Hebron, e la combattè;

37  E la prese e la mise a fil di spada, insieme col suo re, e con tutte le sue città, e con tutte le anime ch’erano dentro; egli non ne lasciò alcuno in vita, interamente come avea fatto ad Eglon; e la distrusse al modo dell’interdetto, con tutte le anime ch’erano dentro.

38  Poi Giosuè, con tutto Israele, si rivolse verso Debir, e la combattè;

39  E la prese, insieme col suo re, e con tutte le sue città; e le mise a fil di spada; e distrusse al modo dell’interdetto tutte le anime ch’erano dentro; egli non ne lasciò alcuno in vita; egli fece a Debir, e al suo re, come avea fatto a Hebron, e come avea fatto a Libna, e al suo re.

40  Giosuè dunque percosse tutto quel paese, la contrada del monte, e del Mezzodì, e della pianura, e delle pendici dei monti, insieme con tutti i re loro; egli non ne lasciò alcuno in vita; anzi distrusse al modo dell’interdetto ogni anima, come il Signore Iddio d’Israele avea comandato5.

[p. 198 modifica]41 Così Giosuè li percosse da Cades-barnea fino a Gaza; e tutto il paese di Gosen, fino a Gabaon.

42  E Giosuè prese tutti quei re, e il lor paese ad una volta; perciocchè il Signore Iddio d’Israele combatteva per Israele.

43  Poi Giosuè, con tutto Israele, ritornò al campo, in Ghilgal.