<dc:title> Gli Elementi d'Euclide </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Enrico Betti/Francesco Brioschi</dc:creator><dc:date>1868</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Betti Brioschi - Gli Elementi d'Euclide, 1868.djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Gli_Elementi_d%27Euclide/Libro_Secondo/Definizioni&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20170223214941</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Gli_Elementi_d%27Euclide/Libro_Secondo/Definizioni&oldid=-20170223214941
Gli Elementi d'Euclide - Definizioni Enrico Betti/Francesco BrioschiBetti Brioschi - Gli Elementi d'Euclide, 1868.djvu
I. Ogni parallelogrammo rettangolo dicesi contenuto da quei due lati, che sono intorno all’angolo retto.
II. In ogni parallelogrammo, si chiamerà gnomone lo spazio che si ottiene prendendo uno dei parallelogrammi che sono intorno alla diagonale insieme coi due supplementi.