Gli assempri/D'un usuraio che fu veduto da un fanciullo infermo come e' diavoli ne portavano l'anima sua

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D'un usuraio che fu veduto da un fanciullo infermo come e' diavoli ne portavano l'anima sua

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D'un usuraio che fu veduto da un fanciullo infermo come e' diavoli ne portavano l'anima sua
D'una buona donna che fece dire le messe di Santo Gregorio a un prete negligente e che non le diceva ordenatamente come doveva D'un uomo che per aver denari si dette al diavolo e poi el portò in aria in anima et in corpo e lassollo cadere

[p. 125 modifica]D’un usuraio che fu veduto da un fanciullo infermo come e’ diavoli ne portavano l’anima sua.

CAP. 37.°


In Valdichiana nel Castello di Montepulciano fu un buon uomo el quale aveva moglie e figliuoli. Or avenne che venendo la mortalità del mille trecento sessanta e tre, si morì la moglie e figliuoli, et essendo rimasto un suo fanciullo piccolo infermo, e sentendolo il padre una notte lagnare, si levò per sapere se ’l fanciullo volesse cavelle; e trovando el lume spento e non trovando ne la casa da poterlo accendare, andò per accendare el lume a uno spedaluccio el quale era presso a la casa sua, al quale la notte soleva sempre stare la lampada accesa, e trovolla spenta. Unde si partì inde et andò a un altro spedaluccio più di longa, che anco vi stava di notte la lampada accesa. Et andando sentì venire doppo se grandissima moltitudine di gente con strida e tempesta e romore quasi incredibile. Unde che ’l buon uomo per la paura che ebbe, credendo che fusse gente che fussero entrati dentro per prendare la terra, [p. 126 modifica]unde s’agguattò sotto una banca. E passando quella gente gli parve vedere solamente e’ piei de’ cavalli. Unde poi che fuor passati anco stette un buon pezzo innanzi che avesse ardire d’escir di sotto la banca. Poi all’ultimo esci fuore con molta paura, et accese ’l lume, e tornossi a casa. Et entrando ne la camera dov’era el fanciullo infermo, allora el fanciul lo subbito disse al padre: babbo,avesti paura? Allora el padre si maravigliò molto e disse: e di che figliuol mio? El fanciullo disse, di quella gente che passò quando voi v’agguattaste sotto la banca. Allora el padre tutto stupidi udendo dire al figliuolo quelle parole e disse. E che gente era quella che passò allora quando io m’agguattai? El fanciullo rispose e disse; erano e’ diavoli et erano tanti tanti che non si potrebbe dire, e portavanne l’anima del tale allo ’nferno. E non è persona che potesse dire o immaginare quanta pena e quanto male gli facevano. Questo misero era un uomo cupido et avaro, et antico e famoso usuraio de la terra, al quale el padre del fanciullo andando la mattina a sapere che fusse di questo cotale usuraio, trovò ch’era morto in quel l’ora che ’l fanciullo aveva detto. Questo assempro mi disse un venerabile religioso, el quale l’aveva udito da persona degna di fede che l’aveva udito dal padre del fanciullo.