Guida d'Udine/Passeggi

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PASSEGGI

Doppio è il passeggio, l’uno fuori della porta Poscolle sulla strada maestra, che alla ridente Italia conduce, e l’altro fuori di quella di Gemona, che mena alla severa Germania. Il primo ha due viali magnifici, ombrati da alberi altissimi, che veramente hanno l’aria d’un giardino reale. Senonchè per la loro uniformità ti annojano e stancano, e vanno a terminare con un torrente. Di recente creato codesto passeggio là, dove dianzi eran campi, si risente tuttavia della sua origine essendo deserto ed isolato. Solo alla destra uno stradone ti ricorda l’inevitabil tuo fine, ed apre fra lugubri cipressi l’ingresso al magnifico cimitero, che ora stassi edificando con idee degne di Roma, dall’architetto Valentino Presani. Vario estremamente è l’altro passeggio sulla via di Gemona. Un sol viale si trova, ma questo è sinuoso, e dalle case interrotto. Havvi presso il canale, ed ora si riscontra un mulino, che col girar delle ruote, manda intorno gli sprazzi dell’acque fragorose, e spumanti, ed ora è tagliato da ponti rustici, che mettono a villerecci abituri. Qui passeggiando a bell’agio il filosofo può immergersi nella contemplazione di ciò che vuole, mentre, stando sull’argine non teme lo scontro di cavalli, e di carri, nè l’incomoda polvere estiva. Qui il galante gode a suo beneplacito la vista delle belle, che per ritrose che siensi evitar non lo possono; qui finalmente è posta una meta e un confine nel villaggio di Chiavris. Nella piazza di questo vi ha di molte case, fra cui quella signoril si distingue, dove abitano gli Ebrei, a’ quali per leg[p. 55 modifica]ge municipale era vietato lo stanziare dentro le mura della città, come della stirpe di coloro, che portarono la peste, che infierì in Udine l’anno 1556.1.

fine.

Note

  1. Palladio p. 2. pag. 176. ed An. della città T. 54. pag. 72. 81.