Guida della Val di Bisenzio/Parte prima/Industria manifatturiera

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Industria manifatturiera

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[p. 19 modifica]Industria manifatturiera. — Occorrerebbe scrivere un libro e non poche pagine sulle industrie di questa piccola valle che fa ben riscontro con altre valli italiane di maggior conto per la sua operosità industriale e per l’esteso e prospero commercio della città di Prato, chiamata bene a ragione la Manchester della Toscana.

Si sa per documenti che nel 1129 erano nella villa di S. Lucia un mulino e due gualchiere; e nel 1400 si riguardava come remotissima l’erezione di mulini e d’una gualchiera, detta degli Abatoni, ove oggi è un lanificio,1 presso lo sbocco della Valle, beni appartenenti ai monaci di S. Fabiano in Prato. E sin da quando l’arte della lana ebbe vita fra noi nei tempi più gloriosi dei municipi italiani, la Valle nostra vide sorgere sulle rive del suo fiume gli opifici lanieri, che furono come la sorgente della ricchezza dei tempi passati e presenti, e da quell’epoca in poi gli edifici industriali crebbero prodigiosamente di numero e d’importanza. La maggior parte servono alla lavorazione delle lane, gregge e meccaniche. Le esigenze del commercio hanno richiesto l’aumento di [p. 20 modifica] produzione, e in questi ultimi anni il vapore si è aggiunto al fiume come forza motrice per sopperire alla mancanza dell’acqua in estate, perchè il lavoro non fosse interrotto.

Si può asserire non esservi altra Valle in Toscana, rispetto alla sua lunghezza ed estensione, nella quale l’industria manifatturiera abbia acquistato un incremento così esteso e profittevole come nella Val di Bisenzio.

Dalle mura della città sino a Vernio si contano circa 25 opifici manifatturieri; se a questi poi si aggiungano gli altri destinati per altro uso e quelli che si trovano nella pianura pratese mossi dall’acque derivate dal Bisenzio si giunge a circa 120 edifizi, per adoperar la parola usata, i quali rappresentano un valore di molti milioni. In Val di Bisenzio dunque l’acqua è danaro; il nostro fiume corre oro.


Note

  1. I Fratelli Pacchiani cessato il commercio affittarono questo lanificio ed oggi vi è una fabbrica di feltri da cartiere della ditta Ettore Magnolfi e C.