Guida della Val di Bisenzio/Parte seconda/11/b
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Per la Trògola. Via b. La via che si descrive è per coloro che sono assuefatti a gite aspre di montagna, occorrendo camminare assai su per i grossi macigni e i ciottoli della Trògola; ma in compenso diletta molto per l’aspetto orrido e selvaggio del luogo. Si va alle Cavallaie, sotto i Faggi d’Iavello, seguendo poi la Via a dell’Itin. 10 sino alla spianata erbosa dove la treggiaia o via per carri da montagna scende a destra: di qui alla Cascina di Vespaio 15 min. Si può venire a Vespaio anche passando per una prateria detta gli Acandoli. Allora quando siamo alle Cavallaie, si lascia la via che va a M. Acuto e si piglia quella a destra che scende un poco; e dopo cessa d’esser carreggiabile; continua uno scabroso sentiero che gira l’insenatura del monte e conduce ad una prateria inclinata, dove nel mezzo sorge un faggio enorme, bellissimo, che si ravvisa subito anche poco dopo le Cavallaie; presso codesto faggio scaturisce fra l’erba una sorgente di acqua fine, fresca, limpida. Il sentiero continua e lievemente salendo raggiunge la strada carreggiabile descritta di sopra. (Dalle Cavallaie a Vespaio per gli Acandoli 40 min.).
Dalla Cascina si segue per qualche tempo un sentiero sul declivio del poggio e laddove si convergono e si riuniscono i due versanti, il sentiero si divide in due; si piglia quello a destra, che guarda sud-est, si scende in Trògola; ora la via è per il letto del torrente sino al Mulin della Sega e di qui per la mulattiera a Luicciana. (Da Vespaio ore 2).