Guida della Val di Bisenzio/Parte seconda/7

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7. A Migliana per Cerreto e Schignano

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7. A Migliana per Cerreto e Schignano
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A MIGLIANA

per Cerreto e Schignano


itinerario n. 7.

Indicazioni utili.

Alberghi e osterieMigliana; a Pratalecchio, presso Basilio Fantappiè e Emilio Santi; all’Olmo, vicino alla chiesa, presso Luigi Fantappiè e Evaristo Santi.
Guide e cavalcature. — Vedi a pag. 73.
Da Prato a Migliana, a piedi, ore 4.

Per questa gita, una delle più dilettevoli ed amene, si può seguire l’Itin. N. 5, Via a sino alla Croce della Collina.

Chi volesse andare invece per Cerreto, dovrebbe alle Fornaci dopo Figline, lasciare a sinistra la strada della Collina e pigliare la via che gira dietro le Fornaci e traversato il fosso salire su fino ad un gruppo di case, Mercantone, e di qui volgendo poi a destra giungere alla Chiesa (350 m.), che non ha lavori di arte degni d’esser visti, ma però dall’orticello del parroco si gode d’un panorama incantevole, esteso, svariato. Luoghi deliziosi son questi, saluberrimi per bontà d’aria, per clima mite e costante.

Dopo la chiesa la via scende un poco e passando per Solano raggiunge la via della Collina, ma allunga d’assai il cammino: è da preferirsi il sentiero che si trova a destra, dopo la chiesa, e sale su verso il poggio; attraversata una bella pineta, s’entra nella [p. 92 modifica] via che viene da Popigliano e dopo poco siamo alla Croce della Collina (450 m.)1.

La veduta che si gode da questo punto è delle più mirabili; lo sguardo si stende lungo la valle della Bardena, sinchè uscito fuori dalle estreme pendici del Monteferrato e di Pacciana, si allarga sulla bella pianura pratese sino ai monti di contro. Da un altro lato la valle del Bisenzio con i fianchi della Calvana e i poggi selvosi del M. Castiglioni e Gricigliana da un altro, e in mezzo, a poca distanza dall’osservatore, ecco Schignano.

La via continua or piana ora in lieve salita fiancheggiata da campi o da boschi di paline o da castagneti; a sinistra s’alza erto e selvoso Iavello; a destra giù il Bisenzio. Dopo mezz’ora siamo a Schignano, e di mezzo alle case sorge biancheggiante lo svelto campanile e la casetta del parroco addossata alla chiesa. Pochi sono i luoghi che nella Val di Bisenzio godano più estesa e variata prospettiva di Schignano, (470 m.) che potrebbe essere scelto a dimora estiva gradevolissima per gli ameni dintorni e per le acque salubri, fresche, abbondanti.

= È fra i villaggi più antichi della Val di Bisenzio, sebbene non ne resti alcuna memoria storica d’importanza: però la gente che l’abitava nel 1326 unitasi a quella di Popigliano s’armò contro il Castruccio che tentava il passo del vicin monte d’Iavello. La chiesa esisteva prima del 1189, come si rileva da un documento della Badia dei Vallombrosiani di Vaiano. — [p. 93 modifica]

Accanto alla chiesa si parte la via per Vaiano passando per Castagneta; (25 min.).

Da Schignano la via dopo una ripida salita passa la Stretta o Gola di Vado, luogo freddo e ghiacciato d’inverno. Non v’è che un mulino. Prima di passare il torrente si salga alla cima del Poggio di Vado (590 m.) (a destra, 8 minuti); si ha di là una bella vista sulla valle2.

Chi non volesse andare a Migliana ed avesse piacere di percorrere la cresta di questo contrafforte del M. Iavello, può continuare il cammino sempre sulla crina, fra i boschi e giungerà in 40 minuti a Caino, presso la Villa Guicciardini, sulla via d’Usella.

La via prosegue da Vado pianeggiando per belle selve di castagni sino ad un gruppo di case, Chiusoli, dove si può dire finisca la strada ruotabile per Migliana, poichè il tratto che avanza da fare sino a Ghiffia, il gruppo di case più importante e popolato, è troppo ripido per una vettura; ma però è breve; 10 minuti.

Migliana è un popolo di 900 ab. sparso in diversi casali, che prendono nomi diversi e sono vicini tra loro, fra i 590 e i 650 m., una parte di qua, ed una parte di là dalla Chiesa, che situata (590 m.) sullo sgrimolo d’un contrafforte che scende giù ripidissimo verso il Bisenzio sta come a guardia de’ suoi fedeli, che abitano per le pendici amene e fertili della montagna. Nei dintorni di Migliana, cioè nelle Mandriche e Lungorìo si trova la lignite.

Dalla spianata che sta dinanzi alla chiesa si partono tre strade; la prima sale su alla crina del poggio, [p. 94 modifica] al Tabernacolo di Migliana (40 min.) e di qui si divide in altri sentieri per diverse direzioni (V. Itin. 5); la seconda scende per risalir poi ad un gruppo di case e varcato il monte andare a Logomano, a Cantagallo e Luicciana; la terza va a Ghiffia e Schignano, or ora descritta, ma poco sotto la chiesa si distacca da questa strada una via che passando per un antichissimo casale detto Castiglioncelli scende ripida al Mulino; alla confluenza dei Fossi di Vado e di Migliana e di qui va piana e ruotabile, lungo la sinistra del torrente, che in altri tempi occupava il terreno da una parte all’altra de’ monti vicini, ma oggi è chiuso in limiti più angusti per le cure solerti e intelligenti del Conte Carlo Guicciardini che pose a prato quel luogo orrido di sassi. In breve lasciando a sinistra la Villa Guicciardini già dei Conti Alberti e poi de’ Conti Bardi, dai quali l’ereditarono i Guicciardini, si giunge alla strada provinciale in luogo detto Caino3.


Note

  1. Di qui a Popigliano, mulattiera verso il Bisenzio, 40 minuti; ai Termini d’Albiano, sentiero attraverso la macchia; si stacca dalla via per Figline, pochi metri dalla Croce, a destra di chi guarda Prato; si giunge ai Termini in 20 minuti.
  2. Per salire a Iavello, vedi Itin. 5.
  3. Di qui a Prato chilom. 12 circa per la provinciale; ed a S. Quirico di Vernio chilom. 11 circa: un pedone viene comodamente a Prato in 2 ore e 20 minuti; e in altrettanto tempo giunge a S. Quirico.