I Salmi di David (Diodati)/SALMO CXX
Aspetto
Questo testo è stato riletto e controllato. |
Giovanni Diodati - I Salmi di David (1864)
SALMO CXX.
◄ | SALMO CXIX | SALMO CXXI | ► |
SALMO CXX.
1 A l’orecchie divine prece ardente
Porsi sovente:
N’unque turate fur a le mie grida.
Ora, Signor, soccorri me gemente,
Contra la lingua infida
E le labbra, in cui sol frode s’annida.
2 O lingua disleal e lusinghiera,
Che bene ispera
Il tuo scaltro mentir, che, come strale,
Tratto da destra valorosa arciera,
Reca piaga mortale,
E ’ncendio, a brace di ginepro uguale?
3 Ahi lasso me, che ’n barbariche tende
Convien ch’attende,
Del Mesechita e Chedarin rapace!
Omai la sconsolata alma s’arrende:
Perchè, chiedendo io pace,
Vanno attizzar di nuova guerra face.