I Salmi di David (Diodati)/SALMO CXXXV

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SALMO CXXXV.

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SALMO CXXXV.

1          Al gran Signor recate lodi altere,
     Voi suo’ ministri, che gli state innanti
     Dentro a’ suo’ templi santi.
     De’ suo’ cortili o venerande schiere,
     Dategli vanti chiari di bontate,
     E ’l dolce Nome suo tuttor cantate.
2          Perchè Iacob per se scelse e gradio,
     Ed Israelle per tesoro assunse,
     E ’n patto a se congiunse.
     Certo ben so che grande è il vero Dio,
     E che fra quanti il pazzo mondo cole,
     Del Signor nostro son le glorie sole.

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3          In ciel, in terra e nel gran mar profondo,
     Ei tutto ciò ch’al santo voler piace,
     E negli abissi face.
     Salir vapori dal terrestre fondo,
     Lampi scoppiar, di pioggia precursori,
     Ed uscir venti fuor de’ suo’ tesori.
4          I primi parti d’uomini e d’armenti,
     Quando a lo scampo d’Israel si mosse,
     In Egitto percosse.
     Con segni, con prodigi e con portenti,
     Su Faraon multiplicò le piaghe,
     Nè servi risparmiò, nè turbe maghe.
5          Eccelsi prenzi e genti poderose,
     Og di Basan, Sihon re d’Amorrei
     Ed altri Cananei,
     A furor d’armi in isterminio pose:
     Schiere sconfisse e gran forze conquise,
     E le lor terre ad Israel divise.
6          Il tuo Nome, Signor, è in sempiterno,
     Per ogni età fiorisce la tua gloria,
     E vive la memoria.
     Poscia che co’ flagelli aspro governo
     Egli avrà fatto del legnaggio amato,
     A’ servi suoi si volgerà placato.
7          Altro non son gl’idoli de’ Gentili,
     Che de l’ingegno uman scaltro lavoro,
     Fatto d’argento e d’oro.
     Hanno a’ viventi occhi e bocca simili,
     Ma co’ lumi nissun discerne o vede,
     Nè da la bocca alcun parlar procede.
8          Hanno d’orecchie vana simiglianza,
     Ma pur non ponno udir voce nè suono:
     Privi di fiato sono,
     Benchè abbian nari e gola in forma umana.
     Quegli rassembri il lor pazzo fattore,
     E chi in essi ripon speme del core.

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9          Il Signor, Israel lauda ed adora.
     Casa d’Aaron e di Levi la gente
     Laudatel similmente.
     Esaltilo ogni suo temente ancora.
     Da Sion chiara la sua laude suone,
     Perchè Salem elesse per magione.