I funghi mangerecci e velenosi dell'Europa media/Parte speciale/Descrizione delle specie/Agaricacee/Collybia
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Genere Collybia.
Funghi carnoso-tenaci con cappello e gambo, senza anello e senza volva; gambo fibroso-cartilaginoso, la cui trama è omogenea a quella del cappello; lamelle al gambo libere o troncate e aderenti allo stesso nella parte superiore; spore bianche, liscie, obovate, allungate o ellettiche.
Collybia dryophila Bull. — Tav. XLI.
Ital. Agarico driofilo. Franc. Fausse Souchette. Ted. Ockerbrauner Blätterschwamm.
Ha cappello da convesso o companulato spianato, col centro depresso o anche rilevato ad umbone e col margine quasi sempre rivolto verso le lamelle, secco, di colore generalmente di pan cotto, ma variante dal rossastro al giallastro-bianclieggiante; lamelle spesse, strette, bianche o raramente a tinta zolfina, verso il gambo sinuato-aderenti o libere; gambo fistoloso, cioè già da prima vuoto nell’interno, fibrilloso-tenace, eguale o alla base tuberoso-radicato, del color del cappello; carne pallida, di nessun odore o sapore speciale: spore bianche, ovato-virgoliformi, 5-6 × 3 μ.
Nasce in file a cespi o gruppi tanto nelle selve di conifere che a foglia, ma con preferenza nei querceti, dov’è abbondante in primavera ed estate.
È specie abbastanza buona, ma si deve usare soltanto il cappello e rigettare il gambo, perchè è troppo tenace e riuscirebbe indigesto. Spiegazione delle figure: a-c Fungo in vario grado di sviluppo, d Individuo sezionato verticalmente, e Basidii. f Spore.