I quattro libri dell'architettura (1790)/Libro I - IX

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Libro I - Capitolo IX

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CAPITOLO IX.

Delle Maniere de’ Muri.


FAtti i fondamenti, resta che trattiamo del muro diritto sopra terra. Sei appresso gli Antichi furono le maniere de’ muri: l’una detta reticolata: l’altra di terra cotta, o quadrello: la terza di cementi, cioè di pietre rozze di montagna, o di fiume: la quarta di pietre incerte: la quinta di sasso quadrato: e la sesta la riempiuta. Della reticolata a’ nostri tempi non se ne serve alcuno; ma perchè Vitruvio dice, che a’ suoi tempi comunemente si usava, ho voluto porre il disegno ancora di questa. Facevano gli angoli, overo cantoni della fabbrica di pietra cotta, ed ogni due piedi e mezzo tiravano tre corsi di quadrello, i quali legavano tutta la grossezza del muro.

Figura I. A Cantonate fatte di quadrello.
B Corsi di quadrello che legano tutto il muro.
C Opera reticolata.
D Corsi dei quadrelli per la grossezza del muro.
E Parte di mezzo del muro fatta di cementi.

I muri di pietra cotta nelle muraglie della città o in altri molto grandi edifizj si debbono fare, che nella parte di dentro ed in quella di fuori siano di quadrello, e nel mezzo pieni di cementi insieme col coppo pesto, e che ogni tre piedi di altezza vi siano tre corsi di quadrelli maggiori degli altri, che piglino tutta la larghezza del muro. Il primo corso sia in chiave, cioè che si vegga il lato minore del quadrello: il secondo per lungo, cioè col lato maggiore di fuori; ed il terzo in chiave. Di questa maniera sono in Roma i muri della Rotonda e delle Terme di Diocleziano, e di tutti gli edifizj antichi che vi sono.

Figura II. E Corsi di quadrelli che legano tutto il muro.
F Parte di mezzo del muro fatta di cementi fra l’un corso e l’altro ed i quadrelli esteriori.

I muri di cementi si faranno, che ogni due piedi almeno vi siano tre corsi di pietra cotta, e siano le pietre cotte ordinate al modo detto di sopra. Così in Piemonte sono le mura di Torino, le quali sono fatte di ciottoli di fiume tutti spezzati nel mezzo, e sono detti ciottoli posti con la parte spezzata in fuori; onde fanno drittissimo e pulitissimo lavoro. I muri dell’Arena di Verona sono anch’essi di cementi, ed ogni tre piedi vi sono tre corsi di quadrelli; e così sono fatti anco altri antichi edifizj, come si potrà vedere ne’ miei Libri dell’Antichità.

Figura III. G Cementi, o ciottoli di fiume.
H Corsi di quadrelli che legano tutto il muro.
[p. 10 modifica]Di pietre incerte si dicevano quei muri, ch’erano fatti di pietre disuguali di angoli e lati; ed a far questi muri usavano una squadra di piombo, la qual piegata secondo il luogo dove doveva esser posta la pietra, serviva loro nello squadrarla: e ciò facevano, acciocchè le pietre commettessero bene insieme e per non aver da provare più e più volte se la pietra stava bene al luogo, ov’ essi avevano disegnato di porla. Di questa maniera si veggono muri a Preneste, e le strade antiche sono in questo modo lastricate.
Figura IV. I Pietre incerte.

Si vedono muri di pietre quadrate in Roma, ov’ era la piazza, ed il tempio di Augusto; in questi ferravano le pietre minori con alcuni corsi di pietre maggiori.

Figura V. K Corsi di pietre minori.
L Corsi di pietre maggiori.

Facevano gli Antichi la maniera riempiuta, che si dice ancora a cassa, pigliando con tavole poste in coltello tanto spazio, quanto volevano che fosse grosso il muro, empiendolo di malta e di pietre di qualunque sorte mescolate insieme, e così andavano facendo di corso in corso. Si veggono muri di questa sorte a Sirmione sopra il lago di Garda.

Figura VI. M Tavole poste in coltello.
N Parte di dentro del muro.
O Faccia del muro tolte via le tavole.

Di questa maniera si possono ancora dire le mura di Napoli, cioè le antiche, le quali hanno due muri di sasso quadrato grossi quattro piedi, e distanti tra se piedi sei. Sono legati insieme questi muri da altri muri per traverso; e le casse, che rimangono fra detti traversi e muri esteriori, sono sei piedi per quadro e sono empiute di sassi, e di terra.

Figura VII. P Muri di pietra esteriori.
Q Muri di pietra posti per traverso.
R Casse piene di pietre e di terra.
Queste in somma sono le maniere, delle quali si servirono gli Antichi, ed ora si veggono i vestigj: dalle quali si comprende che nei muri di qualunque sorte si siano, debbono farsi alcuni corsi, i quali siano come nervi, che tengano insieme legate le altre parti; il che massimamente si osserverà, quando si faranno i muri di pietre cotte, acciocchè per la vecchiezza venendo a calare in parte la struttura di mezzo, non diventino i muri rovinosi, come è accaduto e si vede in molte mura da quella parte specialmente, ch’è rivolta a tramontana. [p. 11 modifica]