Il Conte Rosso/Atto secondo/Scena nona
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Giuseppe Giacosa - Il Conte Rosso (1880)
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Amedeo, Challant, e detti.
- Bona
- Chi giunge?
- Cly
- Due scudieri.
- Parella
- Non vi date
- Cura di loro.
- Lugnacco
piano a Cly.
- Li accosto.
- San Martino
piano a Lugnacco.
- Rimani.
- Bona
- Triste parola intesi. Unica legge
- In terra di Savoia è il mio comando.
- Dove Bona annuisce, ognun consente
- Ognuno... e sempre.
- San Martino
indicando Parella.
- Ei ben t'inchina.
- Bona
- Al fatto.
- Di quante lance vi bisogna?
- Pecco
- A quale
- Prezzo le concedete?
- Bona
- A me l'intera
- Taglia di guerra.
- San Martino
- È troppo.
- Bona
- Mi ripago
- Delle milizie.
- Cly
- Non meno che a noi,
- Giova fiaccar la rivolta allo Stato.
- Bona
- Sicché un debito è il mio?
- San Martino
ai Baroni.
- Voi l'adirate.
- Bona
- A che ne venni dunque?
- Parella
- A far consiglio
- Sul comun danno!
- Bona
- Comun!
- Parella
- Vi sovvenga
- Che il Conte Rosso è coi ribelli.
- Bona
- Un'altra
- Volta l'ascolto risuonar, quel nome!
- Esso passa fra noi come lo spirito
- Della discordia, ed agita le menti
- E la giusta pietà mi dissuade.
- Il Conte Rosso! Dov'ei sia, che intenda,
- Che minacci, non curo; io l'abbandono
- Al suo povero senno, e nol conosco
- Che per nemico della sua Corona.
- Il fallo d'Amedeo, ve ne sovvenga,
- Non mi scema poter, né in voi, temendo,
- Rinfrancarmi vorrei; ma è malo avviso
- Rammentarmi così che sola io resto
- All'onor di Savoia e alla difesa
- Dei feudali diritti. Io posso farvi
- Sentir che nulla temo, e che lo scettro,
- S'anco in man d'una donna, è in ferrea mano.
- Parella
- A noi dunque.
- San Martino
- No!
- Parella
- Lascia!
- Cly
- Io chiamo i conti
- D'Albiano.
- San Martino
- Un istante!
- Parella
- Ella ci sfida.
- San Martino
- Udite!...
- Tutti
- È tardi.
- Bona
- Che è ciò? Che tumulto!
- San Martino
a Bona.
- È tempo ancor, rabbonitevi; guai
- Se il dissennato istinto si scatena
- Sulla preda...
- Bona
- Che intendi? Tu mi fai
- Paura.
- San Martino
- Io no, Madonna, io no. Vi giuro
- Che non dovete temermi.
- Bona
- Costoro
- Minaccian forse?
- San Martino
- Nessun vi minaccia;
- Ma siate mite e generosa: date
- La soccorrevol mano a questi prodi
- Senza chiederne prezzo; impoveriti
- Da una guerra letal...
- Bona
- Preghi od intimi?
- I Baroni
- È vano, è tardi.
- San Martino
- No, voi lo vedete,
- Sono fuori di senno... Io v'abbandono
- Il mio retaggio intero.
- Bona
per subita idea.
- Ah! son caduta
- Ad un agguato.
- San Martino
fa per parlare.
- Bona
- Non mentir.
Ai Baroni.
- Compite
- L'opra vostra.
- Cly e Pecco
ai due in fondo.
- Messeri...
- San Martino
sguainando.
- Chi s'attenta?...
- Parella
e gli altri. Afferrandolo.
- Giù l'armi.
- San Martino
- Vili!
È trascinato sotto l'atrio. Amedeo e Challant, visiera calata, si avanzano verso Bona.
- Bona
atterrita vedendoli.
- Che è ciò?! Violenza!
- Amedeo
- Madre, son io, non temete.
Leva la visiera, e così Challant.
- Bona
- Ah!
- Amedeo
- In mio loco
- E in quel d'Ibleto starian due felloni
- Che ne caddero in mano. Imprigionarvi
- Era la mente di costoro: il figlio
- Giunge opportuno.
Gridando.
- Savoia!
- Parella
dal fondo.
- Che avvenne?