Il Conte Rosso/Atto secondo/Scena ottava

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Atto secondo

Scena ottava

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Atto secondo - Scena settima Atto secondo - Scena nona

Bona e detti.


San Martino
I rispettosi
Fidi vassalli inchinano l'omaggio
Alla benigna Sovrana.
Bona

verso la porta.

Cercate
Pei burroni.

A San Martino.

Ho smarrita la meschina
Che mi venìa compagna, e sto in pensiero
Non se l'abbia ingoiata un precipizio.
Che balze dirupate! Voi poneste
La benigna sovrana a gran disagio.
San Martino
La guerra ha dure leggi.
Bona
Dimmi il nome
D'ogni barone.
San Martino
Il conte di Lugnacco,
Il conte di Parella, il conte e abate
Di Cly, il conte di Pecco...
Bona
Per un palmo
Di magra terra un nuvolo di conti.
Ci starete pigiati. Entriamo in casa.
San Martino
Madonna, io son costretto supplicarvi
Di nuova sofferenza; il maniero
Non ha salvi che i muri.
Bona
Ah! Mi onorate
Di gran dimestichezza.
San Martino
Un falso avviso
Ce lo diè per intatto.
Bona
Era mestieri
Sincerarvene.
San Martino
È ver, l'inavvertenza
Ci fa scortesi.
Bona
E irriverenti.
Parella

piano a Cly.

Triste
Principio.
Cly

piano a Parella.

Meglio, meglio; imprigionata,
Abbasserà l'orgoglio.
Parella
E ancor non giungono
I d'Albiano.
Cly
Verranno.
Bona

ai Baroni.

Vi ascolto,
Ma solleciti; imbruna, ed io non posso
Pernottare quassù. Dite.
Cly
Madonna...
San Martino
A me parlare.
Bona
Lascialo.
Cly
Vi è noto
Che il Conte di Savoia è in Canavese?
San Martino

fra sé.

La vana inchiesta!
Cly
Vi è noto?
Bona
Qui siede
Contessa regnante, che mossa
Alle vostre sciagure, accondiscende
A venirvi in aiuto. Ogni parola
Che non sia di franchigie e di compensi
Ci dilunga dal fatto. Dichiarate
Dritti e consuetudini. Mi è grato
Ristorarvi del giusto, e a questo venni.
Tu, San Martino, che chiedi?
San Martino
La pace,
Null'altro.
Pecco
Il Conte Verde ci scemava
D'antichi privilegi, onde i villani
Si lev âro in baldanza. Noi chiediamo
D'esserne ristorati.
Bona
È grave inchiesta.
Ma per farvi il benigno animo aperto,
Noverateli.
Pecco
Io nego ai miei soggetti
Di lasciar testamento.
Bona
Il suolo è tuo.
Quanto sovr'esso posa ti appartiene.
Tu ne concedi ai vivi il godimento,
Non ai morti. Annuisco.
Cly
Le mie genti
Non possano levar casa che sorga
Oltre un piano da terra.
Bona
Dove l'occhio
Non giunge, è tolto invigilar. Consento.
Parella
Chi veste gravi panni conferisca
Una taglia dicevole.
Bona
Poltrisce
Nei tepori il villan... paghi la taglia.
Lugnacco
A me il dritto di fodro. Il mio contado
Ha fior di giovinette, e di frequenti
Maritaggi s'allegra.
Bona
E tu vuoi farti
Vero padre ai soggetti

A tutti.

Vi rintegro
Nel perduto poter.
Parella
Vorrà Amedeo
Ratificarlo?
Bona
Conte!

Picchiano al fondo.

Cly

a Lugnacco.

Ecco i d'Albiano.

Savino apre la porta di fondo; entrano Amedeo e Challant in armi e visiera calata, e rimangono sotto l'atrio in fondo.