<dc:title> Il Misogallo </dc:title><dc:creator opt:role="aut">Vittorio Alfieri</dc:creator><dc:date>1789-1798</dc:date><dc:subject></dc:subject><dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights><dc:rights>GFDL</dc:rights><dc:relation>Indice:Gli epigrammi le satire, il Misogallo di Vittorio Alfieri (1903).djvu</dc:relation><dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Il_Misogallo_(Alfieri,_1903)/Sonetto_IX&oldid=-</dc:identifier><dc:revisiondatestamp>20210211112754</dc:revisiondatestamp>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Il_Misogallo_(Alfieri,_1903)/Sonetto_IX&oldid=-20210211112754
Il Misogallo - Sonetto IX Vittorio Alfieri1789-1798Gli epigrammi le satire, il Misogallo di Vittorio Alfieri (1903).djvu
Ricchetti,1 Itala stirpe, arguto audace
Ingegno, a Senna in riva or muore acerbo;
Quando più par di sua facondia il nerbo
Debba ai Galli fruttar e senno, e pace; Tal punto è questo, che sua morte spiace,
E a quei che i prischi errori ha posto in serbo,
E a quei che già di Libertà superbo
Sen va, mentr’ella nata-morta giace.
Libero dunque era Ricchetti, o il finse?
Poichè ambe in esso le contrarie parti
Speravan pur, finchè a parlar s’accinse? — Ahi, Gallia, scarsa di sublimi parti;
Quai Demosteni hai tu, se tutti vinse
Costui, non Greco al dire, Italo all’arti?
Note
↑Ricchetti, o sia Arrighetti, nome di Casato Fiorentino, che dicesi essere il vero casato del Conte di Mirabeau, deputato agli Stati Generali, eletto per il terz’ordine dalla Città di Marsiglia. È da osservarsi una proprietà del suolo Francese, ed è che i traspiantati in Francia degenerano; ma i traspiantati di Francia in ogn’altro terreno, non migliorano mai.