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Il Parlamento del Regno d'Italia/Filippo De Boni

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Filippo De Boni

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Giuseppe La Masa Efisio Cugia
Questo testo fa parte della serie Il Parlamento del Regno d'Italia


Filippo De Boni.

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DE BONI FILIPPO


deputato.


Appartiene a quella nobile provincia d’Italia che geme ancora sotto l’insopportabile giogo dell’Austria.

Giovanissimo si compromise e dovette esulare. Stabilitosi per alcun tempo a Firenze, dette fuora varî scritti che gli fecero onore, e pubblicò tra le altre cose una specie di Cronaca, che vedeva la luce due volle al mese intitolata: Quel che vedo e quel che sento.

Giunto il 1848, ei fu in Venezia, ove sedè in quella Camera elettiva, indi in Roma; poscia riprese la dura via dell’esilio.

Dopo il 1859 potè rientrare in Italia e fondò a Napoli il giornale Il popolo d’Italia, organo confessato di Mazzini, col quale il De Boni ha sempre avuti e conservati i più stretti rapporti.

Nel 1862 egli fu eletto da un collegio delle province napoletane deputato al Parlamento Nazionale. Naturalmente siede sui banchi dell’estrema sinistra e vota con essa; sebbene com’è noto, non sempre gli onorevoli membri che stanno da questo lato della Camera abbiano lo stesso programma e sembrino disposti a giurare in nome d’un medesimo Dio.