Il Tesoro (Latini)/Libro V/Capitolo Iib

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Capitolo IIb. Dell’anfimenia

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Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo IIb. Dell’anfimenia
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[p. 136 modifica]

Capitolo II. (bis.)


Dell’anfimenia1.


Anfimenie sono serpenti2 che hanno due teste, l’una come debbono3, l’altra nella coda; [p. 137 modifica]e4 morde da ciascuna parte, e corre prestamente; i suoi occhi sono lucenti come candela accesa5.

E sappiate, che questo serpente solo è6 quello che sta alla freddura: tutto dì e’ va dinanzi a tutti gli altri come guerriere e capitano7.


  1. Fatto un capitolo a parte come il t che l’intitola: De amphimenie. Conservato il Num. II col bis, per non recar confusione nelle citazioni del Tesoro fatte dalla Crusca, e da molti altri.
  2. Il t: Amphimenie est une maniere de serpent, qui a II teste. Corretto poi il goffo strafalcione: Nel regno delle femmine sono, in Anfimenie sono etc. Il ms. Vis. concorda colle stampe.
  3. Il t: en son leu.
  4. Corretto va (inutile ripetizione di corre) in morde, col t: et de chascune part puet ele mordre.
  5. Accesa, giunta di Bono. È nel ms. Vis.
  6. Il t: au monde sanz plus.
  7. Il t: comme chevetaine et guierres colla variante: conduiseres, tradotta dal ms. Vis. e d’un altro codice: ensengnieres. Corretta l’interpunzione col t, Le stampe leggono: sta alla freddura tutto dì, e va dinanzi a tutti. Il t: meint à la froidure, et toz jors ca devant les autres.