Il Tesoro (Latini)/Libro V/Capitolo XLVII

Da Wikisource.
Capitolo XLVII. Del castore

../Capitolo XLVI ../Capitolo XLVIII IncludiIntestazione 25 giugno 2015 25%

Brunetto Latini - Il Tesoro (XIII secolo)
Traduzione dalla lingua d'oïl di Bono Giamboni (XIII secolo)
Capitolo XLVII. Del castore
Libro V - Capitolo XLVI Libro V - Capitolo XLVIII
[p. 224 modifica]
224
Capitolo XLVIIl.

Del cavriuolo

Cavriuoli sono una maniera di bestie di nobile conoscenza, che da lunga conoscono le genti per sottigliezza di veduta ^, se sono cacciatori o no; e così conoscono le buone erbe e le rie, solamente per lo vedere ^.

E sappiate, che se l’uomo il fedisse in ninna maniera, incontanente va ^ ad una erba che ha nome dittamo, e toccane le sue piaghe, od incontanente e guarito e sano.\

1) 11 t: dou chcvreul et des biches. Cos’i poi nel principio del capitolo: chevreuil et biches.

2) Per sottigliezza di veduta, manca al t. Il ms. Vis.: jier l’I veduta degli occhi.

’A) 11 t aggiunge: et tozjors vaut paissant de haut en haiit.

4) Il t: s’cn vont corrant.

."’ 1! t: et sont fjari. [p. 225 modifica]

225
Capitolo XLIX.

Del cervio.

Cervio ò una bestia salvatica, di cui li savi ’ dicono, che non ha mai febbre in vita sua. Per ciò sono alcune genti, che mangiano la sua carne ognidì innanzi mangiare ", e sono sicuri di non avere febbre in loro vita, e certo vale assai prendendone un poco senza più ’. E nel core ha uno osso molto medicinale, secondo ch’e’ medici dicono.

Lo cervio medesimo e’ insegna il dittamo, ch’ellino ne mangiano quando l’uomo gli ha fediti, che la virtù di quelle erbe leva loro da dosso, e guarisceli delle loro fedito \ E tutto che ’l cervio

J) 11 t: li ancien.

2) Ut: avant disner. Questo disner (desinare) in origline voleva dire sdigiunare, cioè ronìpere il digiuno, ossia prendere il primo alimento in quel g-iorno. La voce francese è più vicina all’etimologia.

3) Ut: et certes, il vaut assez se il Just feniz à 1 seul cop, colla variante di sei codici del Chabaille: tuès... sans plus.

4) Le stampe comicamente: lo rervio medesimo c’insegna la dieta, ch’ellino non mangiano quando l’uomo gli ha fediti, che la virtù di quelle erbe leva loro da dosso, e guaio