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Il buon cuore - Anno IX, n. 07 - 12 febbraio 1910/Religione

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Religione

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Beneficenza Educazione ed Istruzione

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Vangelo della prima domenica di Quaresima


Testo del Vangelo.

Il Signore Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal Diavolo. E avendo digiunato quaranta giorni e quaranta notti, finalmente gli venne fame. E accostatosegli il tentatore, disse: Se tu sei Figliuolo di Dio, di’ che queste pietre diventino pani. Ma egli rispondendo, disse: Sta scritto: non di solo pane vive l’uomo, ma di qualunque parola che esca dalla bocca di Dio. Allora il Diavolo lo menò nella città santa, e poselo sulla sommità del tempio, e gli disse: Se tu sei figliuolo di Dio, gettati giù: imperocchè sta scritto: Che ha commesso ai suoi angeli la cura. di te, ed essi ti porteranno sulle mani affinché non inciampi talvolta col tuo piede nella pietra. Gesù gli disse: Sta anche scritto: non tenterai il Signore tuo Dio. Di nuovo il Diavolo lo menò sopra un monte molto elevato; e fecegli vedere tutti i regni del mondo, e la loro magnificenza, gli disse: Tutto questo io ti darò, se prostrato mi adorerai. Allora Gesù gli disse: Vattene, Satana, imperocchè sta scritto: Adora il Signore Dio tuo, e servi Lui solo. Allora il Diavolo lo lasciò, ed ecco che gli si accostarono gli angeli e lo servirono.

S. MATTEO, cap. 4.


Pensieri.

La Chiesa, all’inizio del tempo quaresimale, porta il nostro pensiero sulla tentazione di Gesù; ci invita così a rientrare in noi stessi, a cogliere e a studiare fatti importanti della nostra vita interiore.

Gesù ha voluto assomigliarsi in tutto ai fratelli, dice S. Paolo, e per ciò si è sottoposto alla tentazione. La tentazione è un impulso al male che viene da causa estrinseca all’uomo.

Questa causa estrinseca è per eccellenza la cattiva volontà di altri esseri intelligenti, cattiva volontà che si personifica nel demonio, che per ciò è chiamato satana, avversario dell’uomo. Per influsso delle cattive volontà s’erano formate un concetto ed una aspettazione del Messia tutte terrene e contrarie ai disegni di Dio.

Questo mondo di idee e di sentimenti si affaccia all’anima di Gesù e domanda il suo assenso.

Gesù respinge l’assalto opponendo alla suggestione delle cattive volontà, di Satana, il pensiero di Dio, manifestato nelle Scritture. Vale a dire oppone il pensiero la persuasione degli uomini inspirati da Dio.

Così Gesù vince la tentazione ed insegna a noi che dobbiamo fare nostra l’esperienza degli uomini santi, se vogliamo vincere l’incitamento al male che viene alla nostra volontà dalla esperienza terrena e mondana.

Davvero nulla è così efficace, per vincere il male, come vedere gli eroi del bene.... come il vedere il bene, per essi, vivente ed attuoso.... Che Dio moltiplichi i suoi santi fra noi!

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L’esperienza naturale dice: L’uomo vive di pane — perché non procurarselo con tutti i mezzi che sono a nostra disposizione?

Gesù risponde con l’perienza dei santi, preparati da Dio: Non di solo pane vive l’uomo, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio.

L’esperienza naturale dice: L’uomo ha bisogno di stima, di onore: perchè Dio non si impegnerebbe a procurarlo al suo Cristo anche con miracoli?

Gesù risponde: Non tenterai il Signore Iddio tuo.

L’esperienza naturale dice: L’uomo ha bisogno di potere e di ricchezza; perchè ad acquistarla non vorrà procurarsi l’aiuto di tutte le passioni umane?

Gesù risponde: Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo.

Raccogliamoci profondamente a meditare le risposte di Gesù alla triplice tentazione di dominio, di gloria, di ricchezza; cerchiamo di sentir bene l’umiltà, il distacco, l’abbandono vibranti nelle risposte divine! In esse è tutta la moralità cristiana nella sua più elevata espressione.... Invochiamo l’aiuto dello spirito per sentire la sublimità dell’ideale cristiano, per seguirlo, per attuarlo.

Mille volte, nella vita, noi saremo alle prese con la esperienza naturale e con i ragionamenti che hanno per base tale esperienza. Quella e questi non debbono essere la norma della nostra vita: è troppo incompleta quella esperienza; sono quindi fallaci questi ragionamenti.

Nell’ora della lotta, dunque, quando le cose esteriori ci riescono una insidia e ci eccitano, ci affascinano, quando lo scostarsi da un ideale di virtù ci par quasi cosa desiderabile e buona... in queste ore terribili, che tutti sappiamo, rievochiamo il contegno di Gesù davanti alle attrattive della terra, ricordiamo la condotta di Gesù e quella de’ santi suoi che, di secolo in secolo, tengon vivo nel mondo l’ideale di Cristo! Guardiamo ad essi... da essi ci verrà la luce e l’esempio.

La loro condotta testimonia della pienezza, della sicurezza dell’esperienza loro... facciamo nostra quella esperienza, aggrappiamoci ad essa, nutriamocene e poi viviamo di quella, passando sereni, umili e forti tra la bufera delle passioni umane che ci freme d’intorno.

Così noi edificheremo sopra l’esperienza della realtà completa — così il nostro edificio starà, perchè fondato sulla pietra, non sulla sabbia. Verranno gli uragani, ma l’edificio resisterà in noi come resistette in Gesù, come resiste nei suoi santi! Potessimo tutti noi cristiani rendere praticamente così, testimonianza solenne dell’efficacia dei beni reali, soprasensibili, che Dio ci ha donato!



Il Municipio di Milano ha ordinato 150 abbonamenti per distribuire in tutte le scuole i fascicoli dell’ENCICLOPEDIA DEI RAGAZZI.