Il buon cuore - Anno X, n. 32 - 5 agosto 1911/Notiziario

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NOTIZIARIO


Il Concorso per le porte minori del Duomo. — L’amministrazione della Fabbrica del Duomo di Milano pubblica il programma di concorso per le imposte di bronzo delle quattro porte minori del Duomo, ed invita per la seconda volta gli artisti italiani a concorrere.

I soggetti stabiliti per le quattro porte sono:

per le porte allato alla maggiore: la proclamazione dell’editto di Costantino fatta in Milano nell’anno 313, che concedeva libertà di culto ai cristiani, e Sant’Ambrogio, il grande vescovo che onorò Milano e il suo tempo:

per le porte all’estremità della facciata: gli Arcangeli ai quali erano intitolate le quattro chiese che sorgevano intorno al Tempio: per quella a sud San Michele e Sant’Uriele; San Gabriele e San Raffaele per l’altra a nord.

I temi sono degni di inspirare le fantasie degli artisti, ed è lasciato ai concorrenti piena volontà di svolgimento.

Si ricorda soltanto che il tema dell’editto di Costantino può comprendere il ciclo delle persecuzioni dei cristiani in Milano, specie sotto Nerone e Massimiano, le decapitazioni dei martiri, i ritrovi nei sotterranei e nei recessi dei boschi, fin quando dopo la proclamazione dell’editto si sono innalzate le Basiliche di S. Maria Maggiore e di S. Tecla, al cui posto sorse il Duomo. Per il tema di Sant’Ambrogio l’artista può ispirarsi alle molte biografie del grande vescovo; e citiamo soprattutto quella del Baunard, tradotta in italiano dal can. Scurati.

I soggetti degli Arcangeli, i cui nomi rappresentano i capisaldi della topografia del centro di Milano, offrono la più ricca varietà di scene a cui l’artista può inspirarsi, da Michele, il vincitore degli angeli ribelli e dei draghi favolosi, a Uriele, il fuoco di Dio, di cui si parla lungamente nel Vangelo apocrifo di Esdra e menzionati da Sant’Ambrogio, a Gabriele che saluta in Maria l’eletta fra le donne e che era il protettore di Mosè, Raffaele guida di Tobia e degli emigranti di cui si parla lungamente nel libro di Tobia.

L’artista dovrà consultare anzitutto la Bibbia e massime i libri di Ezechiele, di Tobia e l’Apocalisse. Inoltre vi è il volume del prof. Paolo Rotta, La coscienza religiosa medioevale, l’Angelologia (capo V). il Dictionnaire Ecclesiastique di Wetzer e Welte. Per la figurazione artistica si osservi l’articolo Gli Angioli, studio iconografico estetico di Adolfo Venturi, nè si trascuri l’illustraziode della Bibbia del Doré.

Si ricorda sopratutto ai concorrenti che le imposte devono essere in armonia col portale e colle decorazioni della parte inferiore della facciata, perché si troveranno a fiore degli stipiti di marmo delle porte; non potranno essere soverchiamente pesanti, nè avere eccessive sporgenze, essendo destinate ad essere quotidianamente aperte e chiuse.

Dopo queste indicazioni, il programma contiene le norme pel concorso, che si possono consultare rivolgendosi direttamente alla sede della Fabbrica del Duomo. Per il complesso dei modelli e disegni che saranno prescelti per l’esecuzione in bronzo verrà assegnata la somma di lire 20.000.

Beneficenza. — Presso la spettabile Banca Pisa si è ieri sottoscritto l’atto col quale il signor Luigi Pisa, ad onorare la memoria dello zio signor Giuseppe Pisa, ha fatto assegno alla Società dei Sanatori Popolari pei tubercolosi della somma di L. 40.000 per la fondazione di un letto perpetuo, di patronato, nel Sanatorio Umberto I, in Prasomaso.



Necrologio settimanale


A Milano, il sacerdote Demetrio Besia, canonico notaio nella Metropolitana, archivista della V. Curia Arcivescovile di Milano; — la signora Maria Turri ved. Malnati.

— A Camaldoli, il barone Eugenio Airoldi di Robbiate, di antichissima famiglia patrizia milanese, che, come brillante ufficiale di cavalleria, aveva preso parte a tutte le spedizioni d’Africa dal 1887 in poi, guadagnandosi anche la croce di cavaliere dell’ordine militare di Savoia.

— A Cavour, il cav. Eugenio Giustetti, colonnello di fanteria a riposo, grande ufficiale della Corona d’Italia. Nato nel luglio 1826, era un superstite delle campagne del 1848-49, 1860-61 e 1866. Era padre del cav. Umberto, colonnello del genio.

— Ad Udine, il cav. Virgilio Torniamenti, tenente colonnello di fanteria a riposo, veterano delle campagne del 1860-61 e 1866.

— Ad Oltre Lido di Zara, la signora Caterina Tommaseo. Da giovane si era fatta monaca assumendo il nome di Chiara Francesca, ma per ragione di salute, dopo vari anni, dovette abbandonare il chiostro e si stabili a Zara, accolta dal fratello Spiridione Artale, ove visse tutta dedicata all’educazione dei figli di lui e ad opere di beneficenza. Era figlia dell’insigne letterato dalmata Niccolò Tommaseo.

— A Pavia, il garibaldino Gaetano Manelli, aveva partecipato a quasi tutte le campagne dell’indipendenza.



DIARIO ECCLESIASTICO


6 agosto — Domenica nona dopo Pentecoste — S. Sisto II.
7, lunedi — Ss. Donato e Carpoforo mm.
8, martedi — S. Ignazio di Loiola.
9, mercoledi — Ss. Fermo e Rustico mm.
10, giovedi — S. Lorenzo m.
11, venerdi — S. Radegonda.
12, sabato — S. Clara verg.

Adorazione del SS. Sacramento.

6, domenica — A S. M. Podone.
10, giovedi — A S. Agostino.



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Gerente responsabile.

Romanenghi Angelo Francesco.


Milano. Tip. L. F. Cogliati, Corso P. Romana, 17.