Il buon cuore - Anno XI, n. 01 - 6 gennaio 1912/Beneficenza

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Beneficenza

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Il buon cuore - Anno XI, n. 01 - 6 gennaio 1912 Educazione ed Istruzione

[p. 1 modifica]Beneficenza


ACCADEMIA LETTERARIA MUSICALE

all’Istituto dei Ciechi

Sebbene in ritardo, diamo un breve riassunto della Accademia, tenutasi con grande concorso di pubblico, nei due giorni 20 e 21 dicembre.

La parte letteraria, si presentò in tutti i rami con un vivo interesse di palpitante attualità. Nella Religione si parlò delle feste soppresse con recente Decreto di Pio X; la Nomenclatura versò sovra svariati oggetti guerreschi dell’esercito e dell’armata; in Letteratura si ricordò la serie dei poeti patriotici, cominciando da Dante fino a Bertacchi e D’Annunzio.

I componimenti svolti da due Allievi e da due Allieve sopra argomenti, pure d’attualità; La Tripolitania, lettera di una madre al figlio al campo, argomenti scelti dagli astanti, incontrarono la generale soddisfazione.

Vennero declamate due poesie, pure di occasione, Amore di fede tra l’Armi, del Bertacchi, e Pei fratelli lontani, della maestra cieca Maria Motta.

Tra l’esperimento letterario e musicale, ci fu l’esercizio di ginnastica, fatto dalle Allieve sotto la direzione della maestra Laura Navaglia, e piacque assai per la precisione e la varietà dei movimenti.

L’esperimento musicale presentò un saggio di diverse scuole, l’organo, il piano, il violino, e un ben riuscito concerto di due Arpe: il punto culminante dell’esperi. mento musicale fu la Cantata, eseguita da circa settanta parti tra Allievi e Allieve, pezzo difficile, con soli e con cori: era la «Cantata», eseguita per l’Inaugurazione della Esposizione di Torino, composta dal maestro Bolzoni. Con mezzi relativamente limitati, il maestro Gallotti, colla sua ben nota valentia, seppe trarre dalla massa corale effetti distintissimi, che impressionarono vivamente il pubblico e lo trassero all’applauso.

Finita la cantata, il Rettore lesse il breve discorso di prammatica, sulle condizioni dell’Istituto, e in seguito presentò al pubblico gli Allievi e le Allieve, che per l’ingegno, lo studio, la buona condotta, eran stati prescelti pel premio, consistente in libretti di Risparmio, con somme inscritte di L. 10, 20, 25, 45. I premiati furono diciassette.

Ecco le parole del Rettore. Sul palco era esposto il quadro del distinto benefattore dott. Achille Pecorara, opera del giovine pittore Laforet.

«Le compiacenze del bene per l’Istituto nel passato, i propositi e le speranze del bene dell’Istituto nell’avvenire, è l’oggetto del mio breve discorso in questo giorno.

«Sono appena due settimane, e questo Salone presentava una scena delle più gradite. Una fiera di beneficenza era tenuta a favore dell’Asilo Infantile dei Ciechi. Si temeva che l’introito, per le speciali circostanze del momento politico, che richiamava urgentemente altrove il concorso della privata e pubblica beneficenza, dovesse notevolmente diminuire: si introitarono invece L. 17.000. È ben vero che un terzo della somma raccolta fu devoluta alla Società Pro Esercito, pel soccorso delle famiglie danneggiate dei soldati richiamati e caduti in guerra. Ma fu una perdita convertita in guadagno: fu una perdita materiale, fu un guadagno morale. È negli intenti sempre cercati nell’Istituto di dare uno scopo educativo alla vita della comunità, coll’associarla a tutti i movimenti della vita pubblica e patriotica. E’ una scena che commosse tutti quando or son pochi giorni, due bambini ciechi, accompagnati, portarono al Comitato della Pro Esercito, la terza parte dell’introito della fiera: beneficati, beneficavano; infelici soccorrevano altri infelici.

«Questa comunanza colla vita del paese, è un patrimonio morale che noi abbiamo cura di ridestare e tener sempre vivo nel cuore degli Allievi: ne avete avuto una doppia prova nell’esperimento d’oggi, nella parte letteraria, nella nomenclatura degli oggetti [p. 2 modifica]guerreschi, ora di palpitante attualità, e nella splendida e grandiosa cantata per l’inaugurazione dell’Esposizione di Torino, che inneggiava alla Patria, al lavoro, alla umanità.

«All’indomani dell’epoca delle ammissioni degli Allievi nell’Istituto e nell’Asilo, noi abbiamo avuto la compiacenza di accettare, specialmente nel riparto maschile, un numero notevole di aspiranti. Quanti sono i Ciechi che ricevono ora il beneficio nell’Istituto? Circa cento Allievi, ottanta Allieve, venticinque bambini nell’Asilo, 25 nel Laboratorio: complessivamente sono quasi duecento quaranta Ciechi che formano la Comunità dell’Istituto.

«E cosa altamente confortante si è che questo beneficio non rappresenta un vantaggio del momento: il bene che si fa oggi, si è sicuri di farlo domani.

«Questo beneficio poi è fatto più prezioso dalla natura e dall’ampiezza del fabbricato. Si è fatta da alcuni l’osservazione della spesa notevole occorsa per la compera dell’area e della spesa del fabbricato: ma questo sacrificio, fatto una volta sola, quanti benefici ha recato! Beneficio di igiene, beneficio della disciplina, beneficio degli opportuni locali per l’istruzione: e questi benefici per una massa notevole di Ciechi, nel momento di maggiori riguardi, cioè nel periodo dell’istruzione; un fabbricato, che fatto nella previsione di tutti i bisogni, risponderà al suo scopo, senza necessità di mutamenti, certo, anche di qui a duecento anni.

«Abbiamo sempre cercato, quando divenisse vacante un posto di maestro tenuto dai veggenti, di affidarlo a un cieco, se vi fosse un cieco capace di tenere quel posto: leggete il prospetto del saggio che avete dinnanzi: il numero dei maestri ciechi supera quello dei veggenti: sopra 40 maestri, i maestri ciechi sono 24.

«E fra gli Allievi usciti, dato che fra noi l’istruzione a cui si è data finora maggior importanza, è l’istruzione musicale, e in questa il ramo dell’organista, oltre i molti che trovarono un posto onorato nelle Chiese di campagna e delle piccole città, abbiamo la compiacenza di dire che in Milano ben nove Chiese hanno per organista titolare un cieco, e fra queste Chiese alcune fra le più distinte della città.

«E in quest’opera complessiva di sviluppo dell’Istituto, sento il vivo bisogno di ricordare chi per tanti anni mi fu prezioso collaboratore, l’economo cav. Vespasiano Ghisi, rapitoci or sono pochi mesi.

«Abbiamo fatto tutto? Oh, quanto manca ancora: ogni epoca, ogni persona, ha il suo compito: noi abbiamo piantato e rafforzato il tronco: ora rimane di dar sviluppo ai rami. Oltre la Casa di riposo, e l’Opera di Patronato, uno dei rami di istruzione ai quali è opportuno, necessario, dare un maggiore sviluppo, specialmente nel rapporto di fornire più facile e sicura occupazione agli Allievi quando siano usciti, è il lavoro manuale, tanto per gli Allievi che per le Allieve: e noi sappiamo, e lo ripetiamo per un conforto di tutti, che l’onorevole Consiglio, e specialmente l’on Presidente, ha fermo il proposito di studiare tutti i mezzi perchè l’istruzione dei lavori manuali occupi un posto più largo di quanto abbia al presente nel programma dell’istruzione dei Ciechi.

«L’importante è che non abbiano a mancare i mezzi, affinchè senza scemare i vantaggi passati, si possano preparare i vantaggi futuri. Abbiamo ragione di sperare? Guardiamo quel quadro, che rappresenta il comparire periodico di nuovi benefattori per l’Istituto: è il ritratto del dott. Pecorara, che lasciò erede l’Istituto di un patrimonio che rappresenta circa L. 150,000. E non è l’ultimo: dopo di lui dobbiamo annoverare fra i benefattori il marchese Emanuele d’Adda per L. 50,000. Nè mancherà l’arrivo di altri.

«Esultiamo quindi: colla riconoscenza guardiamo al passato; colla speranza guardiamo all’avvenire».

Per l’Asilo Convitto Luigi Vitali pei bambini ciechi


OBLAZIONI.


Baronessa Reinelt |||
 L. 500 —
Signora Giulia Pestagalli Pezzoli |||
   » 10 ―
Signor Giuseppe Canzi |||
   » 10 ―
Cassetta Asilo, 11 dicembre 1911 |||
   » 7 ―
Signora Paolina Sala |||
   » 6 ―
Fratelli sacerdoti Vitali, per un letto che porti la scritta Teresa Vitali |||
   » 100 ―
Signora Carolina Lodigiani |||
   » 20 ―

Signora Lucia Corradi Dell’Acqua, cassetta cubi e rettangoli legni per giochi istruttivi dei bambini ciechi.

SOCI AZIONISTI.

Signora Eugenia Barnes Richard (2.a rata) |||
 L. 5 —
Donna Marianna Calvi |||
   » 5 ―
» Gaetanina Calvi |||
   » 5 ―
Signora Rosa Taccani |||
   » 5 ―
» Angiolina Frigerio |||
   » 5 ―
Signorino Filippo Olindo Fiazza |||
   » 5 ―

OFFERTE PER LA FIERA


OFFERTE IN DENARO

Nobile Avv. E. Greppi, Sindaco di Milano |||
 L. 100 —
N. N. |||
   » 50 ―
Signora Irma Lamolle Vaccari |||
   » 5 ―
N. N. |||
   » 20 ―
Don Riccardo Cajrati Crivelli |||
   » 20 ―
Barone Giuseppe Bagatti-Valsecchi |||
   » 30 ―
Signorina Luigia Marazza |||
   » 20 ―
Principessa Joséphine Soragna Gonzaga |||
   » 20 ―
Signora Augusta Weil Montefiore |||
   » 20 ―
Signora Serafina Vercesi Consonni |||
   » 10 ―
Contessa Paolina Durini |||
   » 20 ―
Ditta Ramponi & Volpati |||
   » 20 ―
Ditta Antonini Giovanni |||
   » 10 ―
Contessa Fanny Padulli Amman |||
   » 100 ―
» Lina Castelbarco Erba |||
   » 20 ―
Per oggetti venduti al banco della Princip.a Belgioioso |||
   » 16 ―
Per oggetti venduti |||
   » 25 ―
Marchesa Luisa Casati Amman |||
   » 100 ―
Signora Carolina Sajler |||
   » 10 ―
Per oggetti e biglietti venduti |||
   » 48 ―
Signora Amalia Grandi per biglietti doni reali |||
   » 60 ―
Signorina Sofia Osculati |||
   » 15 ―
Per oggetti venduti |||
   » 32 ―
Marchesa Camilla Saporiti |||
   » 25 ―

Società La Formica, n. 50 capi indumenti. [p. 3 modifica]

OFFERTE

INDUMENTI ED OGGETTI VARI.


Signora Maria Gallone Zinelli |||
 Capi N.70
» Pia Crespi Travelli |||
   » 70
» Anny Cina Imperatori |||
   » 11
» Pia Rasini |||
   » 4
» Teresa Peduzzi Bonomi |||
   » 81
Signor Volpi Bassano |||
   » 40
Signora Rosa Gianzana |||
   » 15
Signorina Gigi Scotti |||
   » 50
Signora Clementina Giulini |||
   » 26
» Lina Ponzoni |||
   » 25
» Boggiani |||
   » 5
» Sibilla Galloni |||
   » 9
» Amalia Fossati Staurenghi |||
   » 70

» Maria Fossati Somarelli, m. 24 stoffa.

Signor Carlo Fumagalli, Volume illustrato del Castello di Milano.

» Carletto Lazzaroni, n. 33 scattole pik niks.

Signora C. F. A., 24 fazzoletti e scampolo.

Signor Luigi Corneliani, 6 bozzetti ad olio.

Signorina Maria Viganoni, indumenti.

» Nelly Alberti, un cuscino ricamato.

N. B. — Nel banco della Signora Staurenghi furono già conteggiate le offerte in danaro:

Signora Sofia Taroni |||
 L. 10
Ingegnere Galvani |||
   » 20

Nel banco della Signora Pazzini offerte generosissime in indumenti: Signora Astori Maccabruni, Baroggi Paribelli Donna Elena, Broggi Pic:ardi Donna Paola, Confalonieri Contessa Rachele, Signora Corradi Dell’Acqua, Signora Dotti Pozzi, Signora De Benedetti Celeste, Signora Guy Biccìarda, Signorina Guy Piera, Signorina Maria Liuzzi, Signora Rodolfo Prinetti, Signora Orio Udilia, Toeplitz Donna Anna (con giocattoli), Signora Pazzini Sajno.

N. B. — In tal banco fu già conteggiata l’offerta di L. 20 della Signora Gobbi Silvestri.

Contessa Biandrà Dario |||
 Capi N. 69
Donna Lucia Greppi |||
   » 70
Signora Anna Scanzi |||
   » 10
Donna Maria Bergamasco |||
   » 20
Signora Eugenia Radice |||
   » 15
Maria Radice-Fossati |||
   » 100

Ditta Frette, vari Albums, dozzine 3 fazzoletti.

Contessa Belgiojoso Confalonieri, oggetti vari.

Signora Marianna Radice Scotti, 4 vasetti inargentati e 12 confezioni.

Signorine Anna e Pina Rossi, capi vari n. 80.

N. B. — In tal banco fu già conteggiata l’offerta in danaro della Nobile Signora Luigia Ponzani Bastianelli in L. 50.

Donna Emma Perego de Cremnago, capi maglieria. Signorine Ferrario, grembialini e bambole, calendari e ricami. Donna Amelia Marocco, capi indumenti.

Signora Lina Simonetta n. 12 nécessaires, scialli, lavori à crochet e vari.

Signori Guido e Rinaldo Osculati, 2 fagiani e 2 anitre.

Signorina Sofia Osculati, capi indumenti e bambole.

Ester Strazza, 7 borsette velluto.

Clelia Ferranti Pasta, cuscinetto pizzo, ricamo, buvard ricamato in oro e n. 6 vestine flanella.

Signorina Ferranti, calendari dipinti.

Chierichetti, idem con fotografie.

Nel banco della Signorina Osculati già conteggiate le offerte in danaro della Signora Margherita.Verga (L. 25), Signorina Bernasconi (L. 50), Donna Maria Rizzardi (L. 20), Signorina Chierichetti (L. 30).

(Continua).

L’ALBERO DEL NATALE

all’Asilo Filippo e Carlotta Pisani in Milano

21 DICEMBRE 1911


Alla gaia festicciola Asilo Pisani assistevano l’ill.mo signor Presidente ing. cav. E. Marazzani, l’esimia signora Sironi Bertarelli Caterina, direttrice Comitato Signore Visitatrici: le signore ertarelli Tosi Rosa, Hoepli Haeberlin Elisa ed uno stuolo di distinte Signore e Signori.

Il sig. Delegato rag. Luigi Zari con tratto gentile faceva gli onori di casa in quell’ambiente di carità.

La solennità quest’anno assunse carattere speciale per la nomina del novello Ispettore. L’On. Consiglio Direttivo degli Asili per l’Infanzia e la Puerizia a voto unanime eleggeva ad Ispettore di codesto importante Asilo il Rev. Mons. cav. Giuseppe Polvara, già tanto benemerito per quanto riguarda l’assistenza alla fanciullezza.

Vive congratulazioni alla modesta quanto intelligente Signora Direttrice, vero apostolo dell’educazione, che nulla trascura affinchè l’Asilo proceda bene dal lato morale ed educativo.

Lode alle signore collaboratrici nell’insegnamento ed assistenza ai bambini, alla signora Pisani Bertarelli, al sig. Delegato che dal felice andamento dell’Asilo traggono ragione di soddisfazione e conforto per la generosa loro sollecitudine.

Il Rev. Mons. Polvara rivolto una parola ai bambini ed alle bambine dell’Asilo e, toccati alcuni punti, perchè queste benefiche istituzioni raggiungono il mirabile loro scopo, assicurava che la pubblica attestazione concessagli con la nomina a Ispettore avrebbe raccolte le sue energie anche in questo campo, ne ringraziava commosso l’On. Consiglio Direttivo.

La simpatica riunione fra canti e suoni, fra una ricca distribuzione di doni e con un inno spontaneo, patriottico, ebbe fine, con una manifestazione gentile, con l’obolo dei piccini alle famiglie dei richiamati.

L’Onorevole Direzione degli Asili di Carità per l’Infanzia in Milano ha, con unanime voto, nominato il Rev. Mons. Giuseppe Polvara ad Ispettore dell’Asilo. Filippo e Carlotta Pisani col mandato a vantaggio dei bambini poveri del rione di Porta Sempione.

Auguri.