Il buon cuore - Anno XII, n. 27 - 5 luglio 1913/Educazione ed Istruzione

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Il buon cuore - Anno XII, n. 27 - 5 luglio 1913 Religione

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Impressioni della Scandinavia
e dello Spitzberg



Nel salone della Federazione delle Società Scientifiche e Tecniche, in via S. Paolo 10, il dott. Felice Cova, ha intrattenuto il numeroso uditorio sul suo recente viaggio in quei paesi nordici.

Ci facciamo un dovere di segnalare la conferenza di questo dottore studioso, il quale ha messo in evidenza il concorso generale, costante ed efficacissimo dei popoli nordici nel combattere la tubercolosi. Veggasi ad esempio la trovata geniale del francobollo natalizio, da tutti adottato, e del fiore di celluloide, che tutti pongono all’occhiello il 22 settembre, festa nazionale.


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La conferenza, illustrata da un centinaio di proiezioni di grande interesse, ha mirato specialmente a mettere in rilievo l’enorme progresso nella profilassi sociale, fatto da quei popoli per combattere uno dei più acerrimi nemici: la tubercolosi.

Progresso veramente enorme, se si pensa che, dopo la guerra del ’64, la Danimarca trovò tanta forza in sè non solo per cicatrizzare le sanguinanti piaghe, ma per risorgere gagliardamente.

È meraviglioso quanto questo piccolo popolo ha fatto per combattere la tubercolosi, che dal 50 è discesa nel volgere di pochi anni al 18 per 10.000. Indubbiamente la - Danimarca, la Svezia e la Norvegia, medicalmente e socialmente, sono all’avanguardia della civiltà. I tre più moderni e superbi ospedali — il Rigshospital, il Bispebierghospital ed il Frederichsberghospital — si trovano nella sola città di Copenaghen.

Per Milano, che deve ancora risolvere la questione ospitaliera, è certamente interessante’ sapere, come un’altra città di minore popolazione, l’abbia condotta felicemente a termine.

Copenaghen ha votato complessivamente per questi tre ospedali ben ’38 milioni di corone, per le sole spese di costruzione. Per quelle ordinarie bastano i contributi degli ammalati. Tutti pagano, regolarmente, la loro retta. Gli operai sono quasi tutti assicurati — in nessuna nazione è così sentito ed è entrato nelle abitudini di ognuno il principio assicurativo come in Danimarca — ma per quei pochi — relativamente — che o non sono assicurati o sono poveri, interviene lo Stato colle sue armencassen o casse per i poveri. Ma a costoro esso assolutamente inibisce di votare, di sposarsi e di testare, finchè non abbiano rifuso per intiero la somma anticipata. Ottima lezione, per un popolo già giunto ad un grado superiore di civiltà! Come, infatti, possono essere in grado, per esempio, di mantenere delle altre persone, a proprio carico, quei cittadini che non abbiano nemmeno saputo economizzare quei pochi denari bastanti per assicurarsi?

I sanatori sono stati costruiti, in numero bastevole, proporzionalmente, per la popolazione, e secondo i più moderni sistemi.

Per gli ammalati ricoverati per tubercolosi, la malattia più diffusa, lo Stato versa, 3/4 della retta ed un quarto viene dato o dal malato, o dalle armencassen, o dal Comune, o dalle Assicurazioni.

Ma i sanatori non sono stati eretti solo dallo Stato, molti si debbono all’iniziativa popolare.

Holbell, semplice impiegato postale, si è fatto fervente iniziatore del francobollo di Natale e del fiore di celluloide.

Il francobollo di Natale non è altro che un [p. 210 modifica]cobollo di un óre o centesimo, che si aggiunge in una lettera a quello ordinario, in occasione delle feste natalizie. E questa proposta ha talmente incontrato il favore popolare, che l’inviare auguri senza porre questi francobolli di Natale si considera una villania. Molti poi fanno a gara a chi più ne mette. In sette anni si sono potuti raccogliere in tal modo un milione e duecentomila corone, Bastanti per costruire un sanatorio. Il fiore di celluloide che tutti pongono all’occhiello, il 22 settembre — festa nazionale — costa solo io centesimi. Se ne vendono complessivamente ogni anno quasi due milioni, cosicché sono circa duecentomila corone destinate a costruire dei sanatori marittimi per i bambini, di 3o posti l’uno. Da dieci anni è già in uso. Ma non finiscono ancora le iniziative semplici e meravigliose di Holbell. Ad ogni nascita di bambino — se ne calcolano in Danimarca 18o mila ogni anno — tutti i genitori e, per quelli poveri il Comune, versano una corona. Dopo sei anni, con il capitale formato, si è potuto costruire un sanatorio ove tutti i bambini tubercolotici, dai 6 ai 14 anni, vi sono gratuitamente ricoverati, per quella sola lira versata alla nascita. E pensare che Milano, quantunque non vi siano meno di io.000 tubercolosi, nella sola città, non ha, per i poveri di tutta la provincia, distribuiti qua ed in là, nemmeno 50 letti! I progressi rilevati in Danimarca, sono anche nella Svezia e Norvegia. La Lapponia invece fa eccezione. Fra questo popolo nomade, sporco, che vive in una regione sterminata, in capanne di humus o formate di pelli di foca o di renna, promiscuamente, senza mai lavarsi né spogliarsi, la civiltà, ha portato coll’alcool, un nemico micidialissimo. In ben io anni, da 4o mila, i lapponi sono discesi a 20 mila. L’abuso degli alcoolici, li rende soggetti ad una tubercolosi terribile che li uccide in tre settimane o al più in un mese. Essi si cibano essenzialmente di carne e formaggio di renne. Qualche centinaio di lapponi vivono anche alla costa, ove vendono bambole ed utensili, curiosissimi, fabbricati da loro. Nello Spitzbergen, in quegli enormi giacimenti di carbone, i minatori vivono per ben quattro mesi dell’anno, completamente nelle gallerie interne. Prima erano 270, ma, in seguito allo sciopero l’Impresa ne ha licenziati ben 200. Nessuno è italiano, quasi tutti dei paesi nordici. Fatto incredibile, la tubercolosi non ha finora incominciato la sua opera micidiale. Il carbone, per qualità, si approssima a quello tedesco. La Società per lo sfruttamento di quelle montagne di carbone, fu formata cori capitali svedesi, danesi, norvegesi e degli Stati Uniti che avevano la maggioranza delle azioni. Una volta innalzata la bandiera della Confederzione, gli americani,

senz’altro, dissero che lo Spitzbergen, essendo res nullius, doveva considerarsi terra americana. L’ultima spedizione tedesca, di cui soltanto due membri sopravvivono, sotto la scusa di studi scientifici nell’Asia del Nord, doveva fare delle ricerche diligentissime su quegli enormi giacimenti di carbone, per organizzarne lo sfruttamento. La conferenza, dotta ed attraentissima, nudrita di osservazioni e di dati scientifici, piacque moltissimo. Tutti applaudirono e tii congratularono con l’egregio oratore ed il valente scienziato.