Il calderone magico/Modelli che promuovono il valore d'uso/Il caso Cisco: ripartizione del rischio

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Modelli che promuovono il valore d'uso
Il caso Cisco: ripartizione del rischio

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Eric Steven Raymond - Il calderone magico (1999)
Traduzione dall'inglese di Sabrina Fusari (1999)
Modelli che promuovono il valore d'uso
Il caso Cisco: ripartizione del rischio
Modelli che promuovono il valore d'uso - Il caso Apache: suddivisione dei costi Perché il valore di vendita è problematico


Alcuni anni fa, due programmatori della Cisco (produttrice di apparecchiature per networking) hanno ottenutol’incarico di scrivere un sistema distribuito per la stampa in spooling, ad uso della rete aziendale di Cisco. È stata una vera e propria sfida. Oltre a supportare la possibilità di un ipotetico utente A di stampare su un’ipotetica stampante B (che avrebbe potuto trovarsi nella stanza accanto, così come a migliaia di chilometri), il sistema doveva garantire che, in mancanza di carta o di toner, il comando di stampa sarebbe stato ridiretto a un’altra stampante, vicina a quella ricevente il comando. Inoltre, il sistema avrebbe dovuto notificare problemi di questo tipo a un operatore di stampa.

I due programmatori riuscirono a effettuare una valida serie di modifiche al software standard Unix per la stampa in spooling, oltre ad alcuni script di contorno, che permisero il raggiungimento degli obiettivi. Ma poi si accorsero di avere un problema (e Cisco con loro).

Il problema era che nessuno dei due programmatori sarebbe rimasto alla Cisco per sempre. Alla fine, entrambi se ne sarebbero andati, e il software, rimasto senza manutenzione, avrebbe iniziato a deteriorarsi (cioè a perdere gradualmente sincronia con le condizioni del mondo reale). A nessuno sviluppatore piace veder accadere cose di questo genere al frutto del proprio lavoro, e l’intrepida coppia aveva capito che Cisco, nell’adottare questa soluzione, si era basata sul presupposto non troppo assurdo che sarebbe sopravvissuta ai loro due posti di lavoro.

Per questo, andarono dal loro capo e lo indussero ad autorizzare il rilascio del software per la stampa in spooling come open source. Le loro ragioni ruotavano intorno al fatto che Cisco non aveva alcun valore di vendita da perdere, mentre aveva molte altre cose da guadagnare. Incoraggiando la formazione di una comunità di utenti e di co-sviluppatori diffusi tra molte grandi imprese, Cisco avrebbe potuto effettivamente difendersi contro i rischi legati alla perdita degli autori originali del software.

La storia della Cisco generalizza un modello in cui l’open source serve non tanto ad abbassare i costi, quanto a ripartire il rischio. Tutte le parti in gioco si accorgono che la disponibilità del codice sorgente, così come la presenza di una comunità che agisce in collaborazione, finanziata da più fonti di reddito indipendenti, fornisce una garanzia di sopravvivenza che ha un valore economico intrinseco o, comunque, un valore sufficiente per finanziarla.