Il calderone magico/Quando l'open source, quando il software commerciale/Quali sono i vantaggi?

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Quando l'open source, quando il software commerciale
Quali sono i vantaggi?

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L’approccio commerciale consente di raccogliere profitti dai propri bit segreti; d’altra parte, chiude le possibilità di un’autentica revisione reciproca e autonoma. L’approccio open source pone le condizioni per la revisione autonoma da parte di più individui, ma non fa riscuotere alcun profitto per i bit segreti.

Il vantaggio di tenere segreti i bit si comprende facilmente: per tradizione, le strategie aziendali centrate sul software sono state costruite intorno a esso. Fino a poco tempo fa, invece, il vantaggio della revisione autonoma non era di facile comprensione. Il sistema operativo Linux, tuttavia, ci insegna una lezione che probabilmente avremmo dovuto imparare già anni fa dalla storia del core software di Internet e da altre branche dell’ingegneria: la revisione reciproca consentita dall’open source è l’unico metodo misurabile per raggiungere alta fedeltà e qualità.

In un mercato competitivo, perciò, una clientela alla ricerca di alta fedeltà e qualità premierà i produttori di software che scelgono l’open source scoprendo come mantenere un flusso di profitti basato sui servizi, sul valore aggiunto e su altri mercati complementari a quello del software. Questo è il fenomeno che sta dietro il sorprendente successo di Linux che, nato dal nulla nel 1996 è giunto alla fine del 1998 a oltre il 17% del mercato dei server aziendali e sembra sulla buona strada per dominare il mercato nel giro di due anni (all’inizio del 1999, IDC prevedeva che Linux sarebbe cresciuto più velocemente di tutti gli altri sistemi operativi messi insieme fino al 2003).

Un altro vantaggio dell’open source, di importanza quasi pari al primo, è la sua utilità come metodo per propagare standard "liberi" e costruire mercati intorno a essi. La fortissima crescita di Internet deve molto al fatto che nessuno possiede il protocollo TCP/ IP; nessuno, cioè, è in possesso di un "lucchetto" con cui controllare i protocolli di base di Internet.

L’effetto rete innescato dal successo dei protocolli TCP/ IP e di Linux è abbastanza chiaro e si riduce, in ultima analisi, a una questione di fiducia e simmetria: le potenziali parti coinvolte in un’infrastruttura comune hanno ragione di fidarsi maggiormente, se possono vedere come funziona in tutte le sue applicazioni e preferiranno un’infrastruttura in cui tutte le parti abbiano pari diritti a una in cui una sola parte goda di una posizione privilegiata da cui trarre profitti ed esercitare il proprio controllo.

Tuttavia, non è necessario ricorrere all’effetto rete per rilevare l’importanza delle questioni di simmetria per i consumatori di software. Razionalmente, nessun consumatore di software sceglierà di chiudersi in un circuito monopolistico controllato da un fornitore, divenendo così dipendente dal software commerciale, se ha a disposizione un’alternativa open source di qualità accettabile. Questo argomento si rafforza via via che il ruolo del software diventa decisivo per l’attività del consumatore: e più vitale è, meno tollerante sarà il consumatore nei confronti di un controllo da parte di terzi.

Infine, un vantaggio importante offerto dal software open source ai clienti, e collegato alla questione della fiducia, è il suo margine di sicurezza. Se il codice sorgente è disponibile, il cliente ha una via d’uscita in caso di fallimento del produttore. Ciò si rivela particolarmente importante per il debugging degli elementi di interfaccia, poiché l’hardware tende ad avere cicli di vita brevi, ma l’effetto è più generico e si traduce in un maggior valore del software open source.