Il giornalino di Gian Burrasca/3 dicembre

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3 dicembre

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3 dicembre.


Com’è paurosa mia sorella! Ha tanta paura dei ladri, che non può dormire la notte, ora che il babbo e la mamma non sono a casa. La sera guarda sotto il letto, dietro gli usci, dietro la tenda della finestra, per vedere se c’è qualcuno in camera, e non spengerebbe mai il lume. Non capisco perché le ragazze debbano essere così sciocche!

Ieri sera erano appena due ore che dormivo saporitamente, quando fui svegliato da urla tremende, come se la casa fosse addirittura in preda alle fiamme. Balzo dal letto, e mi affaccio al corridoio; in questo mentre Virginia entra precipitosamente in camera mia, in camicia da notte, mi prende per un braccio, e chiude l’uscio a chiave.

- Giannino! Giannino!... c’è un ladro sotto il letto! - esclama con la voce affannosa.

Poi spalanca la finestra, e si mette a gridare:

- Aiuto!... aiuto!... al ladro!... al ladro!... -

Tutte le persone del vicinato si destano a quelle grida; e in men che non si dice, sono all’uscio di casa nostra, Caterina e Virginia, che ha avuto appena il tempo di infilarsi una veste da camera, si precipitano giù, nelle braccia dei vicini che domandano ansiosamente:

- Ma che cosa c’è? che cosa c’è?

- Un uomo sotto il mio letto!... l’ho veduto io con i miei occhi! Presto! Andate a vedere... Ma per carità, non andate su senza un revolver!...

Due di quelli che avevano più coraggio salirono su; gli altri due rimasero con Virginia a rincorarla. Andai anch’io in camera di mia sorella. Quei valorosi guardarono adagino adagino sotto il letto. Era proprio vero; c’era un uomo. Lo presero per una gamba, e lo trascinarono fuori. Egli lasciava fare non pensando nemmeno a sparare la pistola che aveva in mano. Uno dei coraggiosi accorsi aveva afferrato intanto una seggiola, per lanciargliela addosso, e l’altro stava col braccio steso armato di revolver, nel caso che avesse opposto resistenza. Ad un tratto, tutti si rivolsero a guardarmi con gli occhi spalancati.

- Giannino, anche questa è opera tua!

- Già, appunto; - risposi - Virginia crede sempre che ci sia un ladro sotto il letto, e ho pensato che non le sarebbe parso strano di trovarcene uno, almeno per una volta.

Giornalino mio caro, sai che cos’era che aveva fatto tanta paura a mia sorella e aveva messo sottosopra il vicinato?

Un semplice vestito vecchio del babbo ripieno di innocentissima paglia!...