Vai al contenuto

Il milione (Laterza,1912)/XXVIII

Da Wikisource.
XXVIII. Come si cavalca per lo diserto

../XXVII ../XXIX IncludiIntestazione 24 settembre 2025 100% Da definire

XXVIII. Come si cavalca per lo diserto
XXVII XXIX

[p. 33 modifica]

XXVIII (XXXVIII)

Come si cavalca per lo diserto.

Quando l’uomo si parte da Crema (Cherman), cavalca sette giornate di molta diversa via; e dirovvi come l’uomo vae tre giornate che l’uomo non trova acqua,[1] se non verde com’erba, salsa [p. 34 modifica] e amara;[2] e chi ne bevesse pure una gocciola lo farebbe andare bene dieci volte a sella, e chi mangiasse un granello di quello sale, il qual se ne fae, farebbe lo somigliante: e perciò si porta bevanda per tutta quella via. Le bestie ne beono per gran forza e per gran sete, e falle molto iscorrere. In queste tre giornate non ha abitazione, ma tutto diserto e grande siccitade; bestie non v’ha, che non v’avrebbono che mangiare. Di capo di queste tre giornate si truova un altro luogo,[3] che dura quattro giornate né piú né meno, fatto come le tre giornate, salvo che si trovano asine salvatiche. Di capo di queste quattro giornate finisce lo reame di Crema e trovasi la cittá di Gobiam (Cobinan).

Note

  1. Cas.* se no molto poca, e quella aqua che l’omo atrova è...
  2. Cas. Ricc. che neguno omo la po soferire a bevere, e chi ne... ella provocarave fluso e moveravelo...
  3. Pad. innel qual non è arbori ni aqua se non amara; e le bestie nonde abitano se non solamente axini salvadeghi.