Libro primoCapitolo 15
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31 agosto 2009
75%
Storia
<dc:title> Istorie fiorentine </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Niccolò Machiavelli</dc:creator>
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Istorie fiorentine - Libro primo Capitolo 15 Niccolò Machiavelli1532
Fu, dopo la morte di Niccolao, scisma nella Chiesa, perché il clero di Lombardia non volle prestare ubbidienza ad Alessandro II, eletto a Roma, e creò Cadolo da Parma antipapa. Errico che aveva in odio la potenzia de’ pontefici, fece intendere a papa Alessandro che renunziasse al pontificato, e ai cardinali che andassero nella Magna a creare uno nuovo pontefice. Onde che fu il primo principe che cominciasse a sentire di quale importanza fussero le spirituali ferite, perché il Papa fece uno concilio a Roma, e privò Errico dello Imperio e del regno. E alcuni popoli italiani seguirono il Papa, e alcuni Errico; il che fu seme degli umori guelfi e ghibellini, acciò che la Italia, mancate le inundazioni barbare, fusse dalle guerre intestine lacerata. Errico adunque, sendo scomunicato, fu costretto da’ suoi popoli a venire in Italia e, scalzo, inginocchiarsi al Papa e domandargli perdono: il che seguì l’anno 1080. Nacque nondimeno poco di poi, nuova discordia intra il Papa ed Errico; onde che il Papa di nuovo lo scomunicò, e lo Imperadore mandò il suo figliuolo, chiamato ancora Errico, con esercito, a Roma, e con lo aiuto de’ Romani, che avevano in odio il Papa, lo assediò nella fortezza; onde che Ruberto Guiscardo venne di Puglia a soccorrerlo, ed Errico non lo aspettò, ma se ne tornò nella Magna. Solo i Romani stettono nella loro ostinazione, tale che Roma ne fu di nuovo da Ruberto saccheggiata e riposta nelle antiche rovine, dove da più pontefici era innanzi stata instaurata. E perché da questo Ruberto nacque l’ordine del regno di Napoli, non mi pare superfluo narrare particularmente le azioni e nazione di quello.