Libro primoCapitolo 36
../Capitolo 35
../Capitolo 37
IncludiIntestazione
31 agosto 2009
75%
Storia
<dc:title> Istorie fiorentine </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Niccolò Machiavelli</dc:creator>
<dc:date>1532</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation></dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Istorie_fiorentine/Libro_primo/Capitolo_36&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20110420231139</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Istorie_fiorentine/Libro_primo/Capitolo_36&oldid=-
20110420231139
Istorie fiorentine - Libro primo Capitolo 36 Niccolò Machiavelli1532
Erano, in quel tempo, tre papi, Gregorio, Benedetto e Giovanni; i quali tenevano la Chiesa debile e sanza reputazione. Fu eletto il luogo del concilio Gostanza, città della Magna, fuora della intenzione di papa Giovanni; e benché fusse, per la morte del re Ladislao, spenta la cagione che fece al Papa muovere la pratica del concilio, nondimeno, per essersi obligato, non potette rifiutare lo andarvi; e condotto a Gostanza, dopo non molti mesi, cognoscendo tardi lo errore suo, tentò di fuggirsi; per la qual cosa fu messo in carcere, e constretto rifiutare il papato. Gregorio, uno degli antipapi ancora, per uno suo mandato, rinunziò; e Benedetto, l’altro antipapa, non volendo rinunziare, fu condennato per eretico. Alla fine, abbandonato dai suoi cardinali, fu constretto ancora egli a rinunziare; e il Concilio creò pontefice Otto, di casa Colonna, chiamato di poi papa Martino V. E così la Chiesa si unì, dopo quaranta anni che l’era stata in più pontefici divisa.