L'amor coniugale e le poesie d'argomento affine/De amore coniugali/Libro I/II

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II. Carme nuziale

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II

CARME NUZIALE


Al Flautista

(31 gennaio 1462)


Queste, o cantore, armonie consacra al mio giorno festivo,
deduci sul giulivo flauto le melodie.


Primo ammolliva Imene le vergini ancora selvagge:
primo con arti sagge egli aggiogò le iene:4

sacro agli amori vaganti il vincolo ei diede sponsale,
sul talamo legale giacquero insiem gli amanti.

Primo carpiva il fiore soave di giovinezza,
la dea della bellezza prima a lui rese onore.8


Queste, o cantore, armonie consacra al mio giorno festivo,
deduci sul giulivo flauto le melodie.


Egli, soave il braccio mostrò come al collo si posi,
o stringansi due sposi nel loro primo abbraccio;12

egli bisticci e paci insegna: e se chiusa la bocca
resta e se un labbro tocca l’altro nei dolci baci.

Franco il linguaggio d’amore ei rende, per l’umida gola
guidando la parola dai recessi del cuore.16

Queste al tuo canto sonoro congiungi, o flautista, armonie,
fin che alle porte mie pende il divino alloro.

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1.     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .     .

Ecco: silenzio! — il dio qui giunge. Con quale fulgore!
Interrompi, o cantore, l’impari melodia.28

Presente è il dio che gode veder le sue feste nuziali,
giungere gli sponsali con i suoi casti nodi.

Meglio ascoltar ci tocca: pei voti a lui cari egli vuole
queste sancir parole con la divina bocca.32

“Io con augurio felice congiungo le destre cosí:
dica la sposa: , come lo sposo dice.

Ecco: e tu, sposo, ricevi sul labbro il suggello d’amore,
del puro bacio il fiore la sposa a te non neghi.36

Alla sua sposa commossa dà primo egli il bacio augurale
essa pudica e frale è come fiamma rossa.

Mostri il tuo viso e il fulgore degli occhi ciò che tu senti,
vergine, e i lieti accenti non ti celar nel cuore.40

T’insegneranno il resto Amore e la notte beata:
io per la fede data, pegno ti do sol questo.

Oh! come l’oro è bello se cinga d’entrambi le dita!
Simbolo dell’unita fede sarà l’anello.44

Pari con pari affetto, le gioie divise e le pene,
ogni dovuto bene date al concorde letto.

Vecchi ancor vivan l’ore che giovani godon serene:
quelli che unisce Imene, tenga congiunti Amore.48


Note

  1. Si tralasciano otto versi, la poesia non ci perde nulla e la decenza ci guadagna assai.