L'amor coniugale e le poesie d'argomento affine/De amore coniugali/Libro II/Le nenie/XIV
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Traduzione dal latino di Adriano Gimorri
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XIV
NENIA SETTIMA
Per addormentare il bimbo
(Parla la mamma)
Uh! c’è il Babau che viene! c’è l’Orco la notte che vola,
che vola e vola e vola... Guarda che penne nere!
Se dormano i bimbi egli spia: e guai se ne trova uno sveglio!
Dormi, tesoro, è meglio: se no, ti porta via!4
Se piangere sente un bambino, lo prende e lo porta con sé!
Zitto, Lucietto, ve’, l’Orco è già qui vicino.
Vedi: le tenebre addensa: intorno à una nuvola oscura:
questa mia creatura egli rapir già pensa.8
Freme il suo labbro ancora e par che coi denti egli strida;
ei divora chi grida, chi non dorme divora.
Sembra di tenebre pieno: à neri i capelli e il berretto:
presto, Lisa, Lucietto nascondi nel tuo seno.12
Ahi ahi, che il cuor mi manca! ei scuote feroce la testa:
copri Lucietto, lesta! che le fauci spalanca.
Oh poveretta me! in mano ha un randello! “Perdono!
Lucietto è tanto buono! eppoi qui piú non c’è:16
è andato alla sua villa; chi sa quando sarà di ritorno!
poi non fa bizze il giorno, la notte sta tranquillo.
Via quelle man pelose, cattivo! ora làscialo in pace.
Dorme Lucietto e tace nel suo lettin di rose.20
Bacia la madre santa e insieme alla dolce sorella
la sua favola bella melodïoso canta.”