L'amore paterno/Lettera di dedica
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A SUA ECCELLENZA
IL SIGNOR
GIO. DOMENICO ALMORÒ
TIEPOLO.
PER LA SERENISSIMA REPUBBLICA
DI VENEZIA
AMBASCIADORE A SUA MAESTÀ CRISTIANISSIMA.
amicizia, l’ospitalilà generosa, la saggia ed esemplare condotta... Ma io non ho preso la penna in mano per formare un elogio a V. E. Io non lo saprei fare, ed ella lo merita, ma non lo vuole. L’oggetto di questo mio umilissimo foglio, non è che di supplicarla di ricevere sotto la sua protezione una mia Commedia, la prima che ho composta a Parigi, che ha avuto la fortuna di non dispiacere al pubblico, e quella di essere compatita da V. E. Degnisi Ella di riceverla con quella benignità, con cui è solita di onorare l’umilissima mia persona, e niente più mi resterà da desiderare. Mi lusingo assai della grazia, ed ho l’onore di essere col col più profondo ossequio
Di V. E. Parigi, li 14 Febbraio 1763. |
Umiliss. Devotiss. Obblig. Servitore Carlo Goldoni. |
- ↑ Si ricordi che il Goldoni arrivò a Parigi ai 26 agosto del 1762. — La presente lettera di dedica usci in testa alla commedia italiana nel t. V dell’edizione Pasquali di Venezia, nell’agosto del 1763.