La secchia rapita - L'Oceano e le Rime/Appendice - Varianti scelte della «Secchia Rapita»/Canto undecimo
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CANTO UNDECIMO
C.
St. 10:s’elesse il conte Paolo Brusantino.
C. S. P.
St. 15:e il corpo a la cittá di Salinguerra
C. S. P.
St. 16:la goletta e ’l pugnal restavan anco
e lasciolli ambo al re del popol franco.
C. S.
St. 17:Lasciò gli sproni a la cittá del Potta
C. S.
St. 28:spiega la lingua mia voci canore,
dolci e leggiadre in varie forme e preste,
l’anima s’avvalora e si solleva
sovra se stessa e dal mortal si leva.
S. E.
St. 41:signor di Nemi e ai due fratelli Ursini,
e a diversi altri cavalier romani,
Conti, Crescenzi, Muti e Cesarini,
e ne scrisse anco a monsignor Falconio
e a lo Strozzi e al prior di Sant’Antonio.
C. S. P.
e a Simon Tassi di Pavul marchese.
L.
St. 45:come ancor fece un capitan di fanti
sotto Ferrara a le stagion passate
che per poltroneria si fece frate.
C. S. P.
St. 46:e ad alloggiar di proprio invito entrasse
ne l’albergo real d’un gran Signore,
e come in Macedonia alfin passasse,
e quivi con fantastico valore
egli occupasse al Turco un marchesato,
fia da piú degno stil forse cantato.
C.
e come senza invito audace entrasse
ne l’albergo real d’un gran signore,
e per forza con lui quivi alloggiasse
un mese, o poco men, senza rossore,
e le grazie che chiese e ottenne in corte
forse altri canterá con miglior sorte.
S. E. P.