Le Ricordanze (Rapisardi 1872)/Parte seconda/Io le dicea tremando...
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IO LE DICEA TREMANDO...
Io le dicea tremando: Altra, già il sai,
Ricchezza altra io non ho, fuor che il tuo core,
Altra luce non ho fuor che i tuoi rai,
Altra fede non ho tranne l’amore.
Scrollava ella al mio dir la bionda testa,
Qual chi creder vorria nè crede a nulla,
E ripetea tra sorridente e mesta:
L’abbandonaste voi quella fanciulla?
— Che t’importa di lei? L’aura solinga
Che susurra al tuo crin, fugge dal fiore,
Cade con l’alba la stella raminga,
E in un sorgente amor cade un amore.
Che t’importa di lei? Rapide e brevi
Son tutte cose come il tuo sospiro;
Siccome albe e tramonti, aprili e nevi,
Pur gli affetti del cor vengono in giro.
Oh! non mi dir che son vuote e fallaci
Le mie promesse e i sogni miei son vani;
Amami fin che puoi, dammi i tuoi baci,
E mi sia chiuso il ciel, morto il domani. —
Io tacqui. Sui pensosi occhi di lei
Brillava il pianto, e pur dicea: son lieta!
Porse ardente la bocca ai baci miei,
Ma non mi disse mai: t’amo, o poeta!