Le convulsioni/Scena XIV

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Scena XIV

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Bernardino, poi Lorenzo.


BERNARDINO
(che si butta a sedere) Ho finalmente aperto gli occhi, ed ho con ogni fermezza risoluto. Amo mia moglie, ma vincerò quest’amore s’ella con pari amore non vi corrisponda. Dopo tre anni di matrimonio l’economia, la giocondità, la pace regnavano in casa nostra. Pare che Laura al vedere l’altrui mal costume che troppo in oggi predomina abbia sentito rossore di non trovarsi nel maggior numero. Tutto ad un tratto ella in tutto si cangia. Il pessim’uso d’un cicisbeo dichiarato la involge ancora negli altri perniciosi disordini che traggono le famiglie all’estremo loro precipizio. Un pazzo lusso, uno sfrenato gioco, un continuo fare di notte giorno, un darsi in abbandono all’ira focosa e cieca la riducono a mali infinti per ora, ma che poi col tempo potriano diventar veri pur troppo. Ebbene, mi farò forza, ed eseguirò quanto ho promesso ai consigli di Don Alfonso, e ai suggerimenti dell’esperto e sagace dottor Francuccio. Questa breve e semplice ricetta mi fa ridere... (levandosi di tasca un pezzetto di carta) Sí, mi fa ridere; ma seriamente l’adoprerò.