Le nozze di Figaro/Atto Quarto/Scena settima

Da Wikisource.
Atto Quarto

Scena settima

../Scena sesta ../Scena ottava IncludiIntestazione 31 luglio 2010 75% Teatro

Atto Quarto - Scena sesta Atto Quarto - Scena ottava

Bartolo e Basilio

Basilio

Ha i diavoli nel corpo.

Bartolo

Ma cosa nacque?

Basilio

Nulla:
Susanna piace al Conte. Ella, d’accordo,
Gli diè un appuntamento
Ch’a Figaro non piace.

Bartolo

E che dunque: dovria soffrirlo in pace?

Basilio

Quel che soffrono tanti
Ei soffrir non potrebbe? E poi, sentite:
Che guadagno può far? Nel mondo, amico,
L’accozzarla co’ grandi
Fu pericolo ognora:
Dàn novanta per cento, e han vinto ancora.
N. 25 - Aria Archi, 1 Flauto, 2 Clarinetti in si bem., 2 Fagotti, 2 Corni in si bem.
Andante
In quegli anni in cui val poco
La mal pratica ragion,
Ebbi anch’io lo stesso fuoco:
Fui quel pazzo ch’or non son.
Ma col tempo e coi perigli
Donna flemma capitò;
E i capricci ed i puntigli
Dalla testa mi cavò.
Presso un picciolo abituro
Seco lei mi trasse un giorno:
E, togliendo giù dal muro
Del pacifico soggiorno
Una pelle di somaro:
“Prendi”, disse, “o figlio caro!”.
Poi disparve, e mi lasciò.
Tempo di minuetto
Mentre ancor, tacito,
Guardo quel dono,
Il ciel s’annuvola,
Rimbomba il tuono,
Mista alla grandine
Scroscia la piova:
Ecco, le membra
Coprir mi giova
Col manto d’asino
Che mi donò.
Finisce il turbine,
Né fo due passi,
Che fiera orribile
Dianzi a me fassi:
Già già mi tocca,
L’ingorda bocca;
Già di difendermi
Speme non ho.
Ma il fiuto ignobile
Del mio vestito
Tolse alla belva
Sì l’appetito,
Che, disprezzandomi,
Si rinselvò.
Allegro
Così conoscere
Mi fe’ la sorte
Ch’onte, pericoli,
Vergogna e morte
Col cuoio d’asino
Fuggir si può.
(partono)