Le pitture notabili di Bergamo/VI
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VI - Palazzo Nuovo
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VI.
D
Ella Città, la di cui Loggia costrutta di marmi, e ideata da Vincenzo Scamozzi a Pilastri e Colonne con nove Archi di fronte, e un nobilissimo Cornicione, che ricorre davanti e dai lati, è sommamente maestosa e leggiadra. Nella Sala dei Consiglio si veggono appesi i sopraddetti Quadri testati dal Foppa, e ne formano un singolare ornamento. Sulla Facciata di una Casa, che è dirimpetto all’ala meridionale dell’accennato Palazzo, si scorgono alcuni residui di pastose e ben disegnate Storie a chiaroscuro, che sembrano di mano del famoso Pittore Girolamo Colleoni di Bergamo, autore di quel rinomato1 Cavallo dipinto in muro, ed ora distrutto per fabbrica di quella Casa, che è di fronte all’ala opposta del medesimo Palazzo; a cui il detto Pittore affisse il Nemo Profeta in Patria. Ma quella sorte, che non ebbe in Bergamo il nostro Colleoni, la trovò in Ispagna, invitatovi da quel Monarca a dipignere nell’Escuriale2. Quinci scendendo alquanto veggasi a sinistra sulla facciata di una Casa l’antico Fresco dei due Santi, sottoposti lateralmente al Nome di Gesù di rilievo; che si accenna non per la qualità del disegno, ma per la morbidezza de’ volti e de’ vestiti, cosa rara in que’ tempi: credendosi opera fatta sotto gli occhi di S. Bernardino; il quale costumava di far incastrare quello Stemma Divino sopra la porta, o nelle pareti delle abitazioni di que’ Cittadini, che avea distolti dalle sanguinose fazioni, e scolpita negli animi loro la Cristiana armonìa e la pace. Risalendo alla Piazza si vede di fronte il
PALAZZO DEL PODESTÀ.
Note
- ↑ Di questa insigne Dipintura a fresco dicesi, che il prelodato Sig. Co. Giacomo Carrara ce ne abbia conservato il disegno a comune istruzione e vantaggio.
- ↑ Non abbiam nella Patria di questo esimio Pittore se non i Freschi della Chiesa di S. Bernardino, e della Sala di Casa Valle, nella Terra di Aglio, due miglia distante dalla Città: questi esequiti nel 1563. e quegli parte nell’anno stesso, e parte nel 1530. seppur non erro; alcuni de’ quali sono stati posteriormente ricoperti da pennello di minor pregio di alcune Storie a fresco di Maria Vergine. Dal vedersi effigiata sul Cammino della predetta Sala l’Arma Colleoni, si potrebbe congetturare che fosse in que’ tempi di ragione del Pittore, o di qualcun altro dello stesso cognome.