Le rime di M. Francesco Petrarca/Sonetto CLXX

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SONETTO CLXX.


L
Asso, ch’i’ ardo, ed altri non mel crede:

     Sì crede ogni uom, se non sola colei
     Che sovr’ogni altra, e ch’i’ sola, vorrei:
     4Ella non par che ’l creda, e sì sel vede:
Infinita bellezza, e poca fede,
     Non vedete voi ’l cor negli occhi mei?
     Se non fosse mia stella, i’ pur devrei
     8Al fonte di pietà trovar mercede.
Quest’arder mio, di che vi cal sì poco,
     E i vostri onori, in mie rime diffusi
     11Ne porian’ infiammar fors’ancor mille:
Ch’i’ veggio nel pensier, dolce mio foco,
     Fredda una lingua e duo begli occhi chiusi
     14Rimaner dopo noi pien’ di faville.