Le tre parche/I. Cloto

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I. Cloto

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Le tre parche del Bandello II. Lachesi


 
    Cosí fermate al bel fanciull’ avanti,
la fatidica lingua Cloto sciolse,
e disse con soavi e dolci canti:
    - O dove il ciel ogni sua grazia accolse,
5e largo infuse il suo favor sí raro,
che diede tutto ciò che a gli altri tolse,
   cresci, fanciullo, e porgi al padre caro
ed a la dolce madre ogni or diletto,
da lei levando il duol del parto amaro.
   10Cresci, fanciull’, e ingombri il molle petto
eterna gioia di tua buona sorte,
ché da le fasce a gloria fusti eletto.
   E tu felice padre saggio e forte,
e tu fra l’altre aventurosa madre,
15godete, ch’ei di gloria apre le porte.
   Voi Imeneo con faci alme e leggiadre
a nodo marital congiunse in una
voglia che sempr’a i vostri petti quadre:
   credete or quel che canterá ciascuna
20di noi lodando il caro figlio vostro,
che ne la fronte piglierá fortuna.
   Stabilito è lá su nel sacro chiostro
de gli arcani decreti almi e divini
quant’or vi spiega il vero canto nostro.
   25Qual in bel viso d’apríci giardini
un verde mirto che mattino e sera
senta l’umor de i fonti a lui vicini,
   che ’n la fiorita e vaga primavera,
culto da verginella man polita,
30ogni or si fa piú bel che pria non era:
   ed odorarlo ogni uom che passa invita
con le cosparse a l’aria verdi foglie,
piene di grazia c’ha l’odor unita:
   indi sovente un ramuscel ne toglie
35amorosa fanciulla e s’orna il seno,
soperba di sí care e amate spoglie,
   tal ei, crescendo di vertute pieno,
vincerá gli anni de la prima etate.
Ma chi può dir sí rare doti a pieno?
   40Chi fia ch’aguagli la sua gran bontate,
con quel vigor ch’a’ maschi cori inspira
d’un largo ciel la rara largitate ?
   Veggio che quel ciascun onora, e ammira
in sí tenera etá modi sí saggi,
45privi di sdegno, d’ogni orgoglio ed ira.
   E proprio par che ’l molle petto irraggi
un divin lume che lo guida e alluma,
né li sottragge mai suoi santi raggi.
   Fra gli studi la prima etá consuma,
50e del profitto tra se stesso gode,
né piú del ver giá mai par che presuma.
   Chi parla di vertute onora ed ode,
ogni bel detto ne la mente ha chiuso,
mostrando sol disio di vera lode.
   55Contra il costume fanciullesco ed uso,
a’ piú saggi s’accosta, e par che sprezzi
il volgo insano, instabile e confuso.
    Cresci, fanciul, ché s’or onori e prezzi
la vertú tanto, allor che fia ne gli anni
60a faticosa gloria sempr’avezzi?
    Cresci, fanciul, ché gli onorati scanni
t’aspettan de l’avito e eccelso impero,
per ristorar di tuoi gli avuti danni.
    Animo invitto, candido e sincero,
65che queste membra pargolette informi,
nemico al falso e sol amico al vero,
    aspetta il tempo, ché, s’adesso dormi,
tosto ti desteran pensier canuti,
ch’al voler l’opre ti daran conformi:
    70divini effetti in altro non veduti. -