Libretto personale Regio Esercito Italiano/Alloggiamenti

Da Wikisource.
Alloggiamenti

../Vitto e bevande ../Malattie veneree IncludiIntestazione 14 giugno 2008 75% generale

Vitto e bevande Malattie veneree


La tenda e le baracche, rappresentano in guerra la casa che protegge il soldato: Egli ne abbia quindi cura come della casa propria.

In esse l’ordine, la pulizia, la buona ventilazione, devono essere assicurate pe garentirne la salubrità.

Il soldato dovrà perciò allontanare da esse scrupolosamente tutte le immondizie; non ingombrarne lo spazio, già ristretto, con oggetti inutili e sudici, o col tenere in disordine i suoi oggetti di corredo, dovrà favorirnela frequente aereazione, sollevando opportunemente qualche telo della tenda, o aprendo la porta e le finestre della baracca.

Dovrà evitare in modo assoluto di insudiciare il terreno, sia dentro che attorno a tende o baracche, nonchè insudiciare la paglia o la branda che costituiscono il suo letto; non dovrà mai gettare in terra i rifiuti del rancio, che attirano mosche ed insetti di ogni genere, diventando fonte d’infezioni.

Il pagliericcio e la branda dovranno essere portati ogni giorno all’aperto: il sole è un grande purificatore.

Sempre quando lo potrà, dovrà smontare la tenda e cambiarle posto: od almeno lasciare che il sole il terreno dove essa è piantata.

Se il soldato non avrà giaciglio o branda stenda sempre, alla notte la sua coperta sul terreno, per non soffrire l’umidità. Questa precauzione sarà tanto più necessaria quando il soldato deve pernottare nelle trincee, per le quali si devono osservare ancora più scrupolosamente tutte le prescrizioni suaccennate per le tende e le baracche.

Non soddisfi mai i suoi bisogni corporali fuori dalle latrine che furono preparate all’uopo: se farà altrimenti, non soltanto verrà meno alle leggi della decenza, ma sarà causa d’inquinamento del suolo, con pericolo gravissimo della salute propria e di quella altrui; si rifletta che gli escrementi umani, lasciati scoperti sul terreno, attirano le mosche, che se ne cibano e le riportano poi con le loro zampe e con la loro proboscide, sulle vivande e sugli oggetti personali, oppure, essiccati e polverizzati dal vento, gli escrementi stessi penetrano nella bocca e nei polmoni, causando cosi malattie gravissime, mortali, per i germi delle infezioni che contengono.

Ogni volta che avrà soddisfatto i suoi bisogni, il soldato dovrà perciò coprirli con terra; ed a questo scopo, quando si reca a soddisfarli sarà utile che porti seco la vanghetta.