Libro de' Vizî e delle virtudi/Capitolo XII

Da Wikisource.
Amonimenti della Filosofia.

../Capitolo XI ../Capitolo XIII IncludiIntestazione 19 settembre 2008 75% letteratura

Capitolo XI Capitolo XIII


Poscia che la Filosofia m’ebbe insegnata la via onde si poteva andare alle Virtudi, e insegnata la casa dove mi potea co·lloro acontare, disse: - Figliuol mio, io ti vo’ dire alcuna cosa di riggimenti di queste Virtudi, acciò che, se pigliassi loro amistade, de’ lor fatti non ti trovassi ingannato. Egli è ben vero che ’l regno di Cielo sanza queste Virtudi non si può conquistare, ed elle hanno sí l’ingegni alle mani, che non si può difendere da loro. Ma se pigliassi loro amistà per cagione di conquistare questo regno, converrebbeti aver puro e fermo proponimento di menarle solamente per questo regno conquistare e avere, ché per altra cagione non ti farebbero compagnia né vorrebbero tua amistade. E se le movessi da casa dandone questa cagione, ed elle si potessero acorgere in niuno modo che le menassi per compiere altri tuoi intendimenti - come hanno già fatto molti altri che sotto loro cagione hanno commesso molto male - elle si recherebbero questi fatti fortemente a gravezza, e sceverrebbersi da te, e partirebberti da’ buoni; e quando fossero sceverate ti infamerebbero, e farebberti gran vitiperio, e non avresti mai onore. E anche se intervenisse che le movessi da casa per questo regno conquistare, e quando fossi nella via, sí come vile e codardo, l’abandonassi per paura ch’avessi di molti nimici che si veggono d’intorno, o l’abandonassi per alcuna promessione delle cose del mondo che da que’ nimici fatta ti fosse, abbandonerebberti incontanente e partirebberti di tra’ buoni, e rimarresti vituperato. E se ti pentessi per alcun tempo, e tornassi a loro con buono intendimento per cagione d’aver paradiso, avegna che sien tanto cortesi che il loro aiuto non ti negassero’ al postutto, molto si farebbero pregare anzi che palesemente t’acompagnassero o di servire ti promettessero. A questo considerando, un savio disse: "Chi d’infamia d’alcuna macula si sozza, molta acqua vi vuole a potersi lavare". Però ti ricordo e dico che se in alcuna de le dette tre cose credessi cadere, non t’acompagni co·lloro, perché non te ne potrebbe altro che male incontrare; e del tuo buono incominciamento non nascerebbe altro che mala fine.