Del consiglio che piglia la Fede Cristiana.
../Capitolo XLVII
../Capitolo XLIX
IncludiIntestazione
19 settembre 2008
75%
letteratura
<dc:title> Libro de' Vizî e delle virtudi </dc:title>
<dc:creator opt:role="aut">Bono Giamboni</dc:creator>
<dc:date>XIII secolo</dc:date>
<dc:subject></dc:subject>
<dc:rights>CC BY-SA 3.0</dc:rights>
<dc:rights>GFDL</dc:rights>
<dc:relation></dc:relation>
<dc:identifier>//it.wikisource.org/w/index.php?title=Libro_de%27_Viz%C3%AE_e_delle_virtudi/Capitolo_XLVIII&oldid=-</dc:identifier>
<dc:revisiondatestamp>20110418194259</dc:revisiondatestamp>
//it.wikisource.org/w/index.php?title=Libro_de%27_Viz%C3%AE_e_delle_virtudi/Capitolo_XLVIII&oldid=-
20110418194259
Libro de' Vizî e delle virtudi - Del consiglio che piglia la Fede Cristiana. Bono GiamboniXIII secolo
Del consiglio che piglia la Fede Cristiana.
Nel reame di Francia, che stette fermo, fuggío la Fede Cristiana con quella gente che la vollero seguitare; e stando ivi pigliò consiglio da’ suoi savi, che fosse da fare sopra tanto pericolo, quanto in questa guerra le era incontrato. E fue consigliata che tornasse nel campo a combattere co la Fede Pagana, e che rinchiedesse1 tutte le sue amistadi, ch’a certo tempo la venissero ad atare, ché non era versimile che Dio onnipotente la Fede ch’avea data per lo suo figliuolo Gesù Cristo cosí al postutto lasciasse perire. Il quale consiglio cosí mandò a compimento; e rinchiese per lettere e suoi messi speziali tutti li amici ch’avea nel mondo, e pregolli che la Pasqua prossima di Risurressio la venissero ad atare, e fece loro assapere per certo che colla Fede Pagana a quella stagione tornerebbe a la battaglia.
Note
- ↑ rinchiedesse: chiamasse in aiuto