Lo schiavetto/Atto quarto/Scena VI

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Atto quarto - Scena VI

../Scena V ../Scena VII IncludiIntestazione 22 settembre 2009 75% Teatro

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Rondone, e Schiavetto

Rondone.
Ecco l’ampolla dell’acqua consolatoria. Che dite, non sono stato presto? non ho volato?
Schiavetto.
Se hai volato eh? Tanto vola ancora la testuggine! E che cosa hai fatto tanto in casa?
Rondone.
Ho pisciato un poco e ho cacato una voltarella e poi ho fatto il servizio.
Schiavetto.
Tu dèi essere molto stitico del corpo e dèi ancora patir di renella, in altra guisa non può essere.
Rondone.
Che patir di renella e di stitichezza di ventre? Io piscio come uno schizzetto e caco come un papero.
Schiavetto.
Or sù, lasciamo questo. Io vado nell’osteria per far della robba da vendere in piazza; tu va’ per un poco d’arsenico, ché voglio che facciamo una composizione per ammazzar de’ topi.
Rondone.
Se questo veleno si doveva comparare per amazzare i lupi, io voleva vòtar le spezierìe di marzapani e attossicar me solo, come re di tutti i lupi, ma poi che la cosa sta ne’ topi, traditori e roditori di quanto formaggio nelle mie saccoccie nascondo, io mi contento, e or ora vado per veleno per attosicar questa razza vituperosa.