Mira, o Tirsi, come irato
Nell’April s’è mostro il Cielo,
Poichè il crudo orribil gelo
D’ogni pregio ha il suol spogliato. 5Tutti ha secchi i fior del prato
Che ridean sul verde stelo:
Io pel duol mi squarcio il velo,
E ne sgrido il Cielo, e il Fato.
Tirsi allor mirando fiso 10La sua donna, a tai parole
Replicò con un sorriso:
Cessa il duol, mia bella Iole,
Che più vaghe nel tuo viso
Stan le rose, e le viole.